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The Fighter

Regia di David O. Russell vedi scheda film

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La recensione su The Fighter

di BobtheHeat
8 stelle

“The Fighter” ha una struttura convenzionale. La sua forza non è nel racconto: abbiamo già visto e sentito storie di questo tipo in molte altre occasioni. Il film riesce tuttavia a non cadere nella (sempre presente i questi casi) trappola della retorica, grazie ad una messa in scena affatto edulcorata: anzi al contrario, documentaristica, sporca e vera allo stesso tempo. Le scelte registiche di David O. Russell, tanto nel montaggio che nella direzione della fotografia e nell’uso (per fortuna parsimonioso) della macchina a mano, ricordano lo “stile” di Darren “The Wrestler” Aronofsky. E se penso anche alla composizione (“da vero rocker”) della colonna sonora (su tutte la sempre splendida “Here i go again” degli Whitesnake) il paragone non mi sembra affatto azzardato. Ma soprattutto il regista è riuscito ad assemblare un cast magnifico (si pensi anche ai personaggi di contorno, vedi le sorelle dei due protagonisti: ma dove le ha scovate?) e a dirigerlo in modo impeccabile: tutti riescono a dare veramente il meglio. Quella di Christian Bale in particolare, è un’interpretazione assolutamente fenomenale (Oscar per una volta sacrosanto e dovuto: seppure i suoi “fondamentali” consigli al fratello su come boxare, siano in fondo solo “tre parole”, quelle "corpo, testa, corpo" ripetute sin troppe volte lungo tutto il corso del film) e richiama alla memoria la sua celebre prova altrettanto “fisica” (anche allora era dimagrito in modo impressionante) data nel troppo poco conosciuto “L’uomo senza sonno”. Ma anche Mark Walberg per una volta riesce ad essere convincente e noncatatonico come suo solito: e questa è una vera sopresa ! E in un film, sulla carta, tutto al maschile, risultano eccellenti, fatto raro, anche le coprotagoniste femminili. Melissa Leo, “madre padrone” dei “nostri”, è sicuramente bravissima per carità (Oscar anche per lei ma personalmente avrei preferito “l’altra grande Madre” vista quest’anno, quella feroce di “Animal Kigdom”) ma ancor più stupefacente è a mio avviso Amy Adams: qualcuno poteva pensare fosse fuori parte: il suo ruolo sembrava troppo volgare e duro per lei. Ma “come d’incanto” vince la sfida, a conferma che si tratta della migliore attrice della sua generazione. Voto: 7,5

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