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La banda dei Babbi Natale

Regia di Paolo Genovese vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La banda dei Babbi Natale

di stanley kubrick
6 stelle

L'UNICO FILM A COMBATTERE CONTRO IL VERO SCHIFO PER IL BOTTEGHINO

La frase che ho scritto sopra è un chiaro riferimento al cinepanettone di Boldi e De Sica che oramai ci hanno stancati. Dopo la delusione de Il Cosmo sul Comò il trio più famoso d'Italia torna alla ribalta con una commedia in grado di strappare più di una semplice risata e che riflette sulla quantità e qualità dei film del trio, tralasciando la loro continuità in modo che i loro spettatori non se ne accorgano, cosicchè si guadagna la solita decina di milioni in tre settimane di programmazione. Si vede benissimo, comunque, che il trio composto da Aldo Baglio, Giovanni Storti e Giacomo Poretti non è più quello dei bei tempi che sono stati con Tre Uomini e una Gamba o Tu La Conosci Claudia? Comunque il film in questione rimane una discreta commedia sicuramente non inferiore ai cinepanettoni d'autore quali l'ultimo Natale... da schifo!! Il film parla di una banda che viene colta in fragrante durante una rapina nel giorno della viglia di Natale. Portati in un centro di polizia vengono interrogati da un ispettrice a cui loro gli svelano tutti i segreti...

Passati prima da Massimo Venier, poi da Marcello Cesena e ora da Paolo Genovese si vede lo sbalzo di pressione sulla carriera cinematografica del trio. Il primo, Massimo Venier, aveva uno stile onirico e più cospirato verso una specie di commedia on the road. Il secondo, Marcello Cesena, aveva avuto una esperienza con le gialappas, ma purtroppo il suo film non fa proprio ridere. Il terzo, Paolo Genovese, mi sembra più da commedia italiana pura, ovvero far ridere senza parlare troppo troppo di sesso, volgarità, potere spirituale e contemporaneità aspirata.
Il trio, dopo la loro trilogia su Marina Massironi, tornano finalmente a parlare della donna alta, sbizzarrita, svampita, dolce e poco funerea. Questo infatti è un film molto femminista; dall'ispettrice che alla fine si innamorerà di Giovanni, alla dottoressa che si innamora del suo collega Giacomo, fino alla moglie di Aldo che tornerà insieme a quest'ultimo, per poi ritornare di nuovo a Giovanni che prima della fine stava con sua moglie e un amante in Svizzera.
Dopo il calcio, dal trio ci si aspettava uno sport un pò più conosciuto, invece ci sorprendono ancora e questa volta fanno uso delle bocce, sport conosciuto solo per sfottere quelli che ci giocano. La loro squadra sono i Ciarlatans e per cinque anni consecutivi hanno perso in finale ma questa volta, alla fine, riusciranno finalmente a vincerla.
I racconti pre-storia fanno ricordare Il Cosmo Sul Comò mentre il finale intricato ricorda quello di La Leggenda di Al, John e Jack. Che il trio non stia andando verso la strada di un nuovo cinema purgatorio per quanto riguarda i cinepanettoni?

Come ho detto prima Aldo, Giovanni e Giacomo non sono più quelli di una volta, ovvero da quando sono passati dal cabaret al cinema, eppure si ha la sensazione nei loro film di qualcosa di nuovo, magari anche di uno squilleto nuovo.
Eppure fa sempre piacere.

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