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Rapunzel. L'intreccio della torre

Regia di Byron Howard, Nathan Greno vedi scheda film

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La recensione su Rapunzel. L'intreccio della torre

di bradipo68
8 stelle

La Disney per celebrare il suo cinquantesimo lungometraggio(come gentilmente ci fanno notare prima dei titoli di testa) sceglie come punto di partenza una fiaba dei fratelli Grimm(peraltro questa ispirazione non mi sembra neanche accreditata) mondandola di tutti gli aspetti più dark e inadatti ai bambini per confezionare un prodotto moderno nella forma ma decisamente ancorato alla tradizione nella sostanza.Ci sono reminiscenze di parecchi film Disney del passato e questo fatto può solleticare la cinefilia degli adulti che cercano di rielaborare quanto visto mentre la vicenda è perfettamente intellegibile anche per un pubblico di età appena scolare.Abbiamo scelto di vedere la versione in 2 d sia perchè eravamo stati resi edotti da più persone che il 3 d non era proprio indispensabile per la visione,ma soprattutto perchè per noi(oggi uscita in famiglia) sarebbe stato veramente problematico gestire gli occhiali per i bimbi.Rapunzel è una bambina prima e una ragazza poi a cui è stata negata l'infanzia e l'adolescenza,chiusa in una torre sperduta pechè la finta madre (una riedizione della Grimilde di biancaneviana memoria) possa trarre dai suoi capelli l'elisir dell'eterna giovinezza.La ragazza con i suoi lunghissimi capelli biondi(20 metri! e li sa usare come corpo contundente,lazo o liana) non avrebbe problemi a fuggire dalla torre ma è suggestionata da quello che le dice la finta madre che non perde occasione per sbandierarle il suo disprezzo mascherato da battute e da dichiarazioni false d'amore.Il suo unico amico(e compagnia) è il piccolo camaleonte Pascal.Fino a che scala la sua torre un ladruncolo in fuga dai soldati dopo un furto.E lei finalmente trova il passepartout per esplorare il mondo che non ha mai conosciuto.E trova anche molto di più.Inutile spiegare oltre.Il film è veramente piacevole,il disegno computerizzato non stravolge l'antropomorfismo ma lo adegua ai propri pixel e conserva per alcuni personaggi secondari un tratto molto classico(vedi il camaleonte Pascal e il cavallo Maximus che hanno un'aria decisamente retrò rispetto agli altri personaggi).E'evidente che la Disney sia ritornata a casa base dopo il risultato non eccelso dell'animazione mista nel film del Natale dello scorso anno,La principessa e il ranocchio.Si ride,ci sono canzoni,colori sgargianti,un bellissimo castello anche questo che sembra mutuato da Biancaneve.Riusciti i personaggi:detto della matrigna grimildesca che ha un aspetto molto cheriforme(chissà se coloro che l'hanno disegnato hanno pensato veramente a lei anche per i continui lifting che esegue grazie ai capelli della figliastra) abbiamo una Rapunzel con degli occhioni verdi giganti che fanno quasi tenerezza(e la rendono molto simpatica fin da subito),abbiamo un Flynn molto cruiseforme(del resto sembra quasi una riedizione di Aladdin),una congrega di facce patibolari dal cuore d'oro che sembrano venire da Gli Incredibili,un camaleonte di grande appeal per i bambini con la sua saggezza donatagli chissà da cosa e last but not least un fantastico cavallo bianco,Maximus.All'inizio quasi una creatura demoniaca,un cavallo da fiuto con un naso  degno di un segugio di Sant'Uberto e che domato da Rapunzel impara anche a sopportare Flynn e a scodinzolare.Personaggio con i fiocchi.Passiamo al punto debole del film:ho l'impressione che doppiare le canzoni in italiano non sia una bellissima idea ma forse è necessario per via del target del film.E comunque a parte forse un pezzo piuttosto oscuro cantato dalla matrigna di Rapunzel e le musiche folk eseguite alla festa delle lanterne non c'è nulla che rimanga così impresso... 

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