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Beyond

Regia di Pernilla August vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Beyond

di alan smithee
8 stelle

Buon esordio alla regia per l'attrice bergmaniana Pernilla August, moglie di Bille ed interprete anche di alcuni dei suoi piu' noti film.
Un tranquillo e sereno risveglio in famiglia, nel lettone con marito e due bambine, e' interrotto da una inaspettata telefonata che scuote profondamente Elena: si tratta della madre, che la cerca dall'ospedale avvertendola che desidera rivederla prima di morire.
Da quel momento il marito Joxan inizia a conoscere un'aspetto del carattere della giovane moglie che non aveva mai neanche immaginato, ma cerca di calmarla, di farla parlare, di scoprire un lato oscuro della vita della consorte che riporta quest'ultima, attraverso tutta una serie di flash-back orchestrati con oculatezza, coerente senso del ritmo e della narrazione, alla tragica verita' sulla sua famiglia d'origine, di natali finlandesi, trasferitasi in Svezia in cerca di fortuna quando lei e il fratellino erano solo bambini.
Un padre schiavo dell'alcool e dunque violento ed inaffidabile, senza lavoro ne' prospettive, ed una madre che si adatta ai lavori piu' umili per sopravvivere ma che e' fragile di carattere e deve imbottirsi di tranquillanti per andare avanti non sono certo i presupposti per una infanzia da manuale educativo. Elena e' forte, e' costretta ad esserlo; il suo fratellino, che lei protegge, lava, fa studiare, non riesce a resistere a questo inferno e si lascia lentamente morire. Non serviranno i servizi sociali, che hanno il buon senso di separare i bambini dai genitori, ma la colpa di separarli tra di loro. Cio' porta ad una brutta fine per il piu' debole, mentre Elena, forte e battagliera, riesce a crearsi la famiglia che non ha mai avuto.
Il film, conciso e narrato con una giusta tensione emotiva in crescendo, e' l'ennesima conferma della forte personalita' che sprizza fuori da una sempre battagliera e sensuale Noomi Rapace - gia' unico pregio della fiacca trasposizione svedese della trilogia di Stieg Larsson. Ma una lode a mio avviso va alla Elena bambina, interpretata con impressionante maturita' dalla giovane Tehilla Blad.

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