Regia di David Fincher vedi scheda film
Condivisione totale. Semplice come tutte le idee geniali e fino a questo momento l'indubbia intuizione del millennio, in attesa che giunga al dominio definitivo o all'inaspettato declino. L'instant movie firmato Fincher si getta nel recente passato per una duplice missione: ripercorrere gli eventi ormai storici che hanno portato al fenomeno web in questione e soffermarsi a margine di essi per una lettura più accurata del contesto, prendendo le distanze dallo scalpore che desta tutt'ora la vetrina di vite più grande del pianeta. Facebook è accaduto troppo il fretta, e il film non vuole essere da meno: dialoghi flash e ricostruzione totale degli avvenimenti si accavallano a velocità supersonica, partendo da una camera di Harvard e giungendo nell'ufficio di una società milionaria, entrambe dimore di un solo uomo, il milionario più giovane di sempre che rischia di conquistare il mondo grazie alla sua creatura. Sebbene sembri soccombere nel precipitoso scorrimento del suo film, Fincher tiene tutto sotto controllo e marchia le parti che ritiene più significative con cambi d'atmosfera o frenate di ritmo essenziali e precise, quanto basta a risaltare dal contesto i momenti clou. E' subito chiaro che al regista non interessa ribadire la prestanza del network, aspetto noto a qualunque utente fin dal momento dell'iscrizione, bensì avvicinarsi al suo lato oscuro per stimolare una riflessione a tutto tondo, che getti luce laddove sono celate verità poco simpatiche sui retroscena di facebook e la dipendenza che produce. La finzione può concedersi una vittima sacrificale: qui sarà Zuckerberg a pagare per tutti, in un epilogo sospeso fra rimpianto desolato e desidero di qualcosa che neppure 500 milioni di "amici" possono dare. Stavolta non basterà un indennizzo ai colleghi malamente liquidati: bisognerà scontare un duro contrappasso che vale oggi più che mai, su questo web, in questo network così aperto e condiviso: solitudine.
velocissima e costantemente parlata, richiede una grande attenzione che ripaga consegnando un racconto capace di lasciare piacevolmente storditi e soprattutto pensierosi.
sembra che si limiti ad assecondare la sceneggiatura, invece svolge un lavoro delicatissimo e prezioso. Ottima prova.
Un nerd perfetto, uno Zuckerberg più sincero del reale. Eccellente.
altra grande promessa
non male
se la cava bene
convincente
sorprendentemente positivo
due comparsate, ma si fa ricordare e soprattutto rimpiangere...
decente
comparsata
buona prova
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