Regia di Stephen Frears vedi scheda film
Il ritorno a Ewedown, piccolo villaggio perso nella campagna inglese, della provocante e disinibita Tamara Drewe, classico brutto anatroccolo trasformatosi in uno schianto di bonazza, mette in subbuglio gli ormoni dei maschietti del circondario e suscita l'astio e le gelosie di due pestifere ed annoiate ragazzine che, con i loro dispetti, metteranno in moto imprevedibili e persino tragiche dinamiche. Tratto da un poco conosciuto fumetto di Posy Simmonds, "Tamara Drewe" è una commedia alquanto deludente e poco riuscita, con un finale drammatico che giunge inaspettato e francamente incongruo al termine di quasi due (interminabili) ore di noiosissimi intrecci sessual-sentimentali tra protagonisti tutti ugualmente antipatici ed insopportabili. Amo il cinema, l'umorismo, le ambientazioni inglesi ed ho sempre apprezzato il regista Stephen Frears, ma, a parte una bella confezione ed un buon cast d'attori (fatta eccezione per la protagonista Gemma Arterton, la cui avvenenza oserei definire inversamente proporzionale alle sue capacità recitative), questo "Tamara Drewe" ha davvero poco da offrire: una pellicola che, semplicemente non va da nessuna parte. Discutibile il paragone azzardato da FilmTv con "Cold Comfort Farm", non foss'altro per il fatto che il film di Schlesinger era un vero capolavoro. Mi è sembrato invece di intravedere una vaga somiglianza della pellicola di Frears con l'ottimo "Ghost World" di Terry Zwigoff: entrambi tratti da un fumetto, con due ragazzine terribili a fare da guastatrici e a dare la misura del tedio della vita in provincia (in quel caso americana)... ma anche in questo caso le similitudini sono labili. Una grossa delusione, un film decisamente sopravvalutato, peccato davvero... voto mediocre.
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