Regia di Mario Mattòli vedi scheda film
Quando la traccia è più profonda si nota, e qui la derivazione è da una commedia di Scarpetta, la sceneggiatura è dello stesso Mattoli con Ruggero Maccari e Vincenzo Talarico, ma c'è anche l'apporto di Totò stesso.
Qui non siamo nel film ad istantanea, dove brilla Totò per sé stesso e qualche altro ottimo caratterista, qui il grande attore dimostra, se ce ne era bisogno, di essere anche ottimo attore, dove primeggia nella pochade, ma dà spazio necessariamente a tutte le altre figure, che determinano nell'insieme il divertimento del film. Gli attori ottimi non mancano e tutto porta ad un buon risultato, tenendo conto che Mattoli è solo stato un medio artigiano e niente più.
La moglie di Totò, caratterista napoletana che non può passare inosservata nelle decine di film anni' 50 che possiamo vedere.
Nel ruolo boffonesco del colonnello nervoso e corpulento
Una delle maggiorate dell'epoca che ebbe un suo successo, qui nel ruolo della moglie pseudo fedigrafa, ruolo che le veniva dato spesso.
Ottimo attore, fratello di Carlo, con cui ha fatto ditta in diverse tournée teatrali, con commedie stese di Scarpetta e dei De Filippo. Al cinema ha fatto delle buone cose, certo il suo volto poteva essere messo meglio in primo piano
Totò è il direttore di orchestra, che sa accordare bene il suo strumento, ma che poi sa suonare benissimo insieme a tutti glia ltri e questo è il vero successo dell'operazione
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