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Parto col folle

Regia di Todd Phillips vedi scheda film

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La recensione su Parto col folle

di zombi
8 stelle

malincomico mi sembra la definizione giusta per un film sicuramente non perfetto, ma che non si merita la stelletta singola del pessimo. per me è un cult. io già lo trovai interessante quando lo vidi al cinema, rivisto due sere fa, non ha fatto che confermare ciò che pensai a suo tempo. assolutamente ben assortita la coppia filmica con il serissimo e impegnatissimo robert downey jr a suo agio nei panni del marito che deve raggiungere la moglie lì-lì per partorire il loro primogenito e soprattutto a suo agio in un'interpretazione comica con la maschera monoespressiva del sempre più incazzato e allucinato. la sua espressione da "dio mio non ci posso credere" secondo me riprende benissimo l'espressione e la sensazione di ciascuno di noi che ha avuto a che fare prima o poi nella propria vita, con un individuo che non riesce ad inquadrare e a gestire. il folle dello sciocco titolo italico è zach galifianakis, delizioso orsetto che gioca molto col proprio corpo sovrappeso e soprattutto con un'identità sessuale incerta sbattuta violentemente in faccia allo schermo. l'insopportabile combina guai dal carattere tra il menefreghista compulsivo e il timido/solitario schizofrenico lanciato dal primo capitolo di "una notte da leoni", qui è finalmente al centro di un lungometraggio quasi tutto suo, dove può finalmente distruggere il sistema-filmico dal di dentro. quel suo faccione incorniciato e semi-nascosto da una cascata di ricci permanentati e da una folta barba, nasconde per il momento ancora molto del talento che promette. il corpo-personaggio di galifianakis esplode e implode all'interno di una sceneggiatura zoppicante in cui tutto o molto deve succedere(massimo del disastro alla frontiera di tijuana) e dove forse non è nemmeno necessario che succeda, ma indubbiamente serve ai due personaggi creati dalla sceneggiatura di empatizzare e scaricare l'energia in inaspettati momenti tristi, che spiegano l'anormalità dell'aspirante attore ethan tremblay(galifianakis). per quanto mi riguarda non è mai stato importante trovarmi di fronte ad una macchina comica che mi facesse morire dal ridere, per me è stato importante trovarmi di fronte ad un buddy-movie tremendamente sconclusionato e folle che alla fine parla di amicizia e affetto, negati. 

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