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A-Team

Regia di Joe Carnahan vedi scheda film

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La recensione su A-Team

di mc 5
8 stelle

Forse non ci crederete ma ero partito con l'idea di stroncare questo film che ogni indizio mi induceva a prevedere come americanata pacchiana e celebrazione inutile e fuori tempo. E invece qualcosa dev'essere intervenuto, se sono uscito dalla sala soddisfatto e (quasi ) entusiasta. Sì, perchè questo film pur inseguendo lo stile dei blockbuster fracassoni, lo fa con mano ferma e sicura, colpendo dritto il bersaglio. Casinista e roboante sì, ma fatto bene. Scorre adrenalina ai consueti fiumi, è tutto un esplodere di action, ma...a contrastare la sensazione di dejà vu c'è una perizia tecnica nel mettere in scena che fa accantonare ogni pregiudizio. Simpatia e divertimento dilagano, aggiungendo pepe ad una sceneggiatura briosa che definisce i personaggi secondo criteri ribaldi e canaglieschi, il che fa di loro quattro "figurine" indimenticabili. Devo però fare una necessaria premessa personale: della originale serie tv non so quasi nulla, avendone visto solo un paio di episodi, e la sola cosa che mi era nota erano i volti dei quattro "vecchi" attori che sono oramai patrimonio dell'immaginario collettivo di noi tutti. E proprio questo era uno dei lati più rischiosi e difficili dell'operazione. Degli attori "nuovi" parlerò più avanti quando mi soffermerò sul cast: per ora mi limito ad affermare che ho serissimi dubbi sulla scelta di Liam Neeson, attore verso il quale peraltro non ho mai provato grande empatìa. E d'altra parte sto riscontrando quanto sia opinione condivisa che Neeson non possiede nemmeno un grammo del fascino "gaglioffo" che sprigionava l'irresistibile sorriso del mitico George Peppard. Eh no, qui siamo davvero su un altro pianeta. Là dove Peppard era carismatico a livelli eccelsi, qua abbiamo un Neeson che è statico come un pezzo di legno. In compenso gli altri tre sono "carichi" e scatenati come si conviene. Ma aggiungo però che la "legnosità" del buon Liam è la sola pecca che ho riscontrato nel film, per il resto tutto funziona a meraviglia. La percezione primaria che ho recepito è stata quella di una straordinaria FLUIDITA'. Fluido nella sceneggiatura, fluido nei brillanti e pepati dialoghi, fluido nella mirabolante girandola di sequenze action, tanto da scacciare ogni percezione di fanfaronata in salsa blockbuster. E se il rischio neutralizzato era quello di costruire un giocattolone miliardario, il merito va ripartito su più fronti. Il regista dirige con sapienza ed astuzia. Gli attori (Neeson a parte, ribadisco) sono tutti in splendida forma. La sceneggiatura è più che dignitosa, anche se -trattandosi di un blockbuster action- deve necessariamente pagare lo scotto di snocciolare situazioni improbabili e "guasconate" assortite. E infine anche le location sono state scelte secondo criteri di forte efficacia visiva, dotate del fascino che infallibilmente al cinema generano le zone di frontiera. E poi c'è un aspetto su cui vorrei soffermarmi un attimo, senza alcuno spirito polemico, ma solo per amore di confronto verso chi ha opinioni difformi dalle mie. La critica (ma era largamente prevedibile) non è stata tenera col film. E c'è un discorso (altrettanto prevedibile) che ha accomunato diverse recensioni: "inutile remake", "operazione inutile". Perchè il sottoscritto che era partito col principio pregiudiziale dell' "INUTILITA'" ha poi cambiato idea? Perchè mi sono trovato di fronte ad uno SPETTACOLO. Ecco il punto. E' un remake che però non è solo frutto stanco e "dollaroso" di una ricerca di marketing fatta dai cervelloni di Hollywood. Qui lo Spettacolo c'è tutto e si vede. Detto ciò, ritengo però il film una felice eccezione alla triste regola dei remake in forma di blockbuster. Dunque concordo con quei detrattori che in generale nicchiano di fronte alle "riproposte" hollywoodiane. Che sono quasi sempre delle fregature. Che bisogno c'era infatti di realizzare rivisitazioni di Robin Hood o di Wolfman, entrambe icone già rivoltate in tutte le salse e sulle quali nessuno può sostenere di avere cose nuove da dire? Cosa dobbiamo aspettarci per il futuro? Zorro? Peter Pan? Pinocchio? Frankenstein? Lo dico scherzando ovviamente, ma se qualche buontempone dovesse uscirsene  fuori con il centocinquantesimo remake di Dracula, giuro che lo faccio a pezzi!! Per fortuna il remake di cui stiamo parlando è prodotto sufficientemente godibile da neutralizzare ogni accusa in questo senso. La vicenda narrata ruota attorno ai soliti quattro militari di un corpo scelto, peraltro già degradati e congedati con disonore, impegnati a riabilitare la loro dignità agli occhi del mondo, accorrendo ovunque ci sia da ristabilire la giustizia. Nel film vengono sparse qui e là citazioni importanti (da "La grande fuga" a "Quella sporca dozzina") le quali sembranno avvalorare la tesi che è forse riduttivo parlare di un popcorn movie come tutti gli altri. Interessante poi notare come la sceneggiatura abbia scelto di fare letteralmente a pezzi la CIA, che viene qui rappresentata come la feccia dell'umanità. Dettaglio davvero singolare quest'ultimo, è l'ultima cosa che ti aspetteresti da un blockbuster-action americano, ulteriore indizio che dietro questo film non c'è solo un "giocattolo fracassone". E veniamo ad un cast assemblato con notevole perizia. Non intendo ulteriormente infierire sul povero Liam "pezzo-di-legno" Neeson, ma permettetemi di ribadire che il buon Liam di fronte al fascino del leggendario George Peppard si dovrebbe nascondere sotto un tavolo. Bradley Cooper ("Sberla") è un attore piuttosto discontinuo, anche in quanto a scelte professionali. Qui è brillantissimo e si impone davvero alla grande (così come era impagabile in "Una notte da leoni"), ma quando recita in certe commediole americane sentimental-sciocchine lo trovo insopportabile. Quinton Jackson è "l'armadio umano" Baracus: certo, rispetto all'attore originario è tutta un'altra cosa, ma direi che se la cava assai bene, istrionico e carismatico quanto basta. Jessica Biel è femmina caliente da sogno, sexosissima anche se (ahimè) appare sempre rigorosamente vestita. Patrick Wilson (Lynch) e Brian Bloom (Pike) sono i due "malvagi" del film, e qui devo dire "chapeau", un paio di attori che danno forma a due cattivi tra i più efficaci mai visti in un action movie (e in un action si sa che i cattivi sono importantissimi!). E adesso dovrete sopportare uno di quei miei sfoghi adoranti ricorrenti quando mi imbatto in attori che mi ispirano in modo speciale. Uno dei quattro del magico team è il capitano Murdock, pilota spericolato di elicotteri, impersonato da un uomo che adoro, Sharlto Copley (hey ma che razza di nome è "Sharlto"?!). Okay, Copley non è attore notissimo, nè ha al suo attivo una filmografia con decine di titoli. Io ebbi modo di conoscerlo (virtualmente) al cinema con quel film superCult che fu "District Nine", di cui era protagonista e mattatore assoluto. Film (distribuito Sony ma di realizzazione indipendente) reso memorabile soprattutto dall'interpretazione assolutamente devastante dello stesso Copley, che comprendeva una "lotta finale" tra le più strepitose mai viste al cinema. Dopo quella performance, l'attore entrò a tempo indeterminato nel mio immaginario di appassionato cinefilo...ma non era finita lì. Documentandomi su internet, ho scoperto infatti che Sharlto (sudafricano di Johannesburg) era anche titolare di una società che produceva effetti speciali. E che aveva diretto diversi cortometraggi. E che era inoltre sceneggiatore, produttore e montatore. Insomma, io da quel poco che avevo saputo su di lui, forse idealizzandone un tantino l'attitudine, mi sono fatto l'idea di un curioso caso di uomo innamorato del Cinema in tutti i suoi aspetti e in tutte le sue professionalità; e qualcosa (il suo amore sincero per la fantascienza) mi fa intuire che Copley ami particolarmente il cinema di genere. In questa pellicola lui offre una interpretazione folle, grottesca e divertente, di gran lunga la migliore del film. Da segnalare l'ottima e potente colonna sonora firmata dal veterano Alan Silvestri. E che il "director" dell'opera è Joe Carnahan di cui ricordiamo il precedente "Smokin' Aces", che non era affatto male. Ultima segnalazione per due nomi che compaiono nell'elenco dei produttori, sono due fratelli, Tony e Ridley Scott...uhm, questi due signori mi sembra di averli già sentiti nominare....Concludendo. Giocattolone? Remake inutile? No. Grande Spettacolo Action. PS: per coloro che preferiscono poeti esangui e tormentate sospirose fanciulle in un tripudio di ricamini e crinoline, c'è sempre "Bright Star".
Voto: 8/9

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