Kosmos è un ladro che arriva in una cittadina di frontiera. Non appena arriva salva un ragazzino che stava affogando e la gente crede che lui sia in grado di fare miracoli: una credenza rinforzata dagli strani comportamenti dell'uomo. Kosmos sembra infatti non dormire mai, si nutre di solo zucchero e scala gli alberi con agilità impressionante. Presto inizia una relazione con Neptu?n, la giovane sorella del ragazzo salvato: ma anche qui si moltiplicano le stranezze visto che i due comunicano imitando i suoi degli uccelli. E mentre in paese si moltiplicano i miracoli, aumentano anche i furti..
Una sensazione di straniamento percorre tutto il film, un senso di profondo smarrimento si respira in ogni scena mentre la neve cade, ininterrotta, a coprire di tristezza e silenzio un mondo senza felicità.
Cinema turco contemporaneo imbevuto di quelle allegorie al rallentatore tanto tipiche del cinema di Tarr: se amate il regista ungherese amerete anche questo “Kosmos”, altrimenti lasciate pure perdere.
“Tre membri (Efrim: chitarra, piano, voce; Thierry: contrabasso; Sophie: violino)…E' un sound atipico, quello dei Silver Mt. Zion. Folk e musica tzigana, chamber-rock e post-rock che si incrociano in una combinazione di straordinaria intensità emotiva. Lunghe suite sfiorano la catarsi spirituale proponendo canti lacerati, impetuose frustate passionali, vorticosi climax,… leggi tutto
Gli infiniti silenzi di una gelida vallata dell'Anatolia orientale in inverno fanno da sfondo a una storia dove la metafisica va progressivamente impossessandosi della scena fino a relegare l'incidente d'inizio film che introduce il poco ortodosso personaggio di Kosmos a poco più di una scusa. Reha Erdem, cinquantenne regista di Istanbul, conosce e ovviamente ama il cinema di Bela Tarr… leggi tutto
Gli infiniti silenzi di una gelida vallata dell'Anatolia orientale in inverno fanno da sfondo a una storia dove la metafisica va progressivamente impossessandosi della scena fino a relegare l'incidente d'inizio film che introduce il poco ortodosso personaggio di Kosmos a poco più di una scusa. Reha Erdem, cinquantenne regista di Istanbul, conosce e ovviamente ama il cinema di Bela Tarr…
I film turchi che ho visto di recente, e tanti dovrò ancora vederne, mi hanno fatto tornare alla mente il capitolo X del libro su questa città di un grande scrittore che non ha certo bisogno di…
“Tre membri (Efrim: chitarra, piano, voce; Thierry: contrabasso; Sophie: violino)…E' un sound atipico, quello dei Silver Mt. Zion. Folk e musica tzigana, chamber-rock e post-rock che si incrociano in una combinazione di straordinaria intensità emotiva. Lunghe suite sfiorano la catarsi spirituale proponendo canti lacerati, impetuose frustate passionali, vorticosi climax,…
In questi ultimi anni si sta facendo largo una cinematografia molto particolare:quella proveniente dalla Turchia.Oltre agli ormai giustamente noti e apprezzati Nury Bilge Ceylan(Uzak,Il piacere e l'amore,Le tre…
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Commenti (2) vedi tutti
Una sensazione di straniamento percorre tutto il film, un senso di profondo smarrimento si respira in ogni scena mentre la neve cade, ininterrotta, a coprire di tristezza e silenzio un mondo senza felicità.
leggi la recensione completa di yumeCinema turco contemporaneo imbevuto di quelle allegorie al rallentatore tanto tipiche del cinema di Tarr: se amate il regista ungherese amerete anche questo “Kosmos”, altrimenti lasciate pure perdere.
leggi la recensione completa di marcopolo30