Regia di Roman Polanski vedi scheda film
Un giallo di altissimo livello quello portato sul grande schermo dall’82enne Roman Polanski (premio Oscar per Il Pianista nel 2003) tratto dal romanzo di Robert Harris che ne ha anche curato la sceneggiatura insieme al regista francese di origine polacca. Subito interessante e ben proposta la trafila da cui nascono le famose autobiografie firmate da personaggi noti che non avrebbero mai il tempo di scriverle. E così, nella loro ombra (da cui il titolo) alla tastiera si mettono coloro che in inglese sono chiamati ghostwriter (gli scrittori ‘fantasma’), vale a dire autori pagati profumatamente ma di cui quasi nessuno conoscerà il nome. Ma L’uomo nell’ombra è anche un uomo intrappolato in un affare troppo più grande di lui. E tanto altro ancora. Oltre che per l’avvincente intreccio quasi hitchcockiano della storia di un libro ‘assassino’, anche per la pressione sempre altissima cui sottopone lo spettatore e per le gelide e ventose ambientazioni di una fantomatica e luttuosa isola in territorio Usa. In questo è decisiva la fotografia a tinte cupe di Pawel Edelman. È molto di più anche per le interpretazioni, a cominciare da quella del protagonista impersonato dal sempre bravo Ewan McGregor (Star Wars: Il risveglio della Forza nel 2015), il ghostwriter con un rischioso istinto da investigatore. Bravi sia Pierce Brosnan (l’ex primo ministro inglese soggetto della biografia) sia Olivia Williams (la moglie). In particolare, però, spicca la personificazione del soggetto più inquietante della vicenda, offerta dall’infallibile Tom Wilkinson. Un film imperdibile, voto 8,5.
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