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Scontro tra titani

Regia di Louis Leterrier vedi scheda film

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La recensione su Scontro tra titani

di will kane
4 stelle

Quasi trent'anni dopo l'originale prodotto in Inghilterra,che contava nel cast nomi come Laurence Olivier,John Gielgud,Ursula Andress, esce il remake,disponibile anche in 3D,come capita e capiterà a quasi tutti i film ad alto tasso di potenziale spettacolarità, diretto dal francese Louis Leterrier,autore della serie "Transporter" e del secondo "Hulk".A sentire lui e il protagonista Sam Worthington nelle interviste,il film del 1981,diretto da Desmond Davies, era uno dei lungometraggi preferiti,da rivedere ogni anno:non per smorzare i loro entusiasmi,sia chiaro,ma già quello non era granchè,un guazzabuglio di personaggi strappati dalla mitologia greca e infilati nell'avventura di Perseo a caccia della Medusa,con tanto di un marino Kraken, il cavallo alato Pegaso, il demone cornuto Calibo, e bisticci tra dei in ozio sull'Olimpo. Qui l'andazzo è il medesimo,più o meno,con più effetti speciali,là curati dal mitico Ray Harryhausen,in questo affidati largamente alla computer graphic,con scorpioni giganteschi e mostri di diverso genere.Finchè si deve introdurre la storia, con l'apparizione di Ade che lancia un anatema sulla città di Argo (ma perchè lo fanno parlare con la voce del "Padrino",accento siciliano escluso?) si percepisce che al regista questa parte interessa poco:va appena meglio quando l'azione si prende la scena,con frasi ridotte ad urlacci e carambole e piroette con spade o armi bianche di qualsiasi tipo. La perplessità dello spettatore però rimane:perchè Perseo si dovrebbe dannare per liberare una principessa che praticamente non conosce, salvare una città in cui è stato fatto prigioniero? Al di là di considerazioni forse eccessive per un prodotto così, si nota la tendenza sempre più marchettara di interpreti un tempo nobili come Ralph Fiennes e Liam Neeson:con barbe finte e parrucche da carrozzone del circo, l'uno fa apparizioni che lo fanno parere Batman,l'altro sembra la versione ultralucente e peggiorata dell'Artù di "Excalibur",in una girandola di scene incalzanti ma con poco spessore,che danno alla mitologia greca lo status di una giostra molto rumorosa.

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