Espandi menu
cerca
Kick-Ass

Regia di Matthew Vaughn vedi scheda film

Recensioni

L'autore

munnyedwards

munnyedwards

Iscritto dal 24 settembre 2015 Vai al suo profilo
  • Seguaci 65
  • Post -
  • Recensioni 227
  • Playlist 1
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Kick-Ass

di munnyedwards
7 stelle

L’universo dei supereroi (con super problemi) si è da tempo aperto a nuove “esperienze”, in un panorama cinematografico che vede il totale dominio del duopolio Marvel/DC spunta di tanto in tanto qualcosa di nuovo, una linea secondaria che permette lo studio e la produzione di storie alternative, adattamenti di opere indipendenti e forse più mature, di certo lontane da quello che ormai possiamo definire un classicismo standardizzato da catena di montaggio.

Chi segue i comics americani sa benissimo che su carta questo tipo di variante non è certo una novità, a partire dalla famigerata linea Vertigo (costola matura della DC) che tra fine degli anni ‘80 e i primi anni ‘90 diede vita ad una serie di personaggi del tutto nuovi e assolutamente rivoluzionari, non solo per le tematiche affrontate ma anche per il modo in cui venivano proposte, basterebbe citare la santa trinità Sandman (Neil Gaiman), Hellblazer (Delano/Ennis) e Preacher (Ennis/Dillon) per richiamare alla memoria opere che oggi sono considerate non solo capolavori assoluti ma anche fondamentali esempi di un nuovo “punto di vista”.

Garth Ennis proprio grazie al suo Preacher divenne una delle firme più ricercate, il pubblico impazziva per le avventure irriverenti, volgari e super violente del suo predicatore texano, uno stile unico il suo che stabilì nuovi standard narrativi nei quali rientra senza dubbio il Kick-Ass firmato Millar/Romita Jr.

Pubblicato dalla Icon (divisione indipendente della Marvel) tra il 2008 e il 2010 il fumetto riscosse un grande successo e le voci di un adattamento cinematografico cominciarono a circolare quando la serie (che conta 8 numeri) era ancora in corso, il problema più grande in questo caso era trovare il giusto compromesso (o equilibrio moralmente sostenibile) per consentire ad una storia del genere di mantenere la sua essenza e allo stesso tempo passare per le sale senza tagli e divieti.

 

- Obiettivo fallito ma il film è una figata!

 

Inutile girarci intorno e arriviamo subito al punto, Kick-Ass di Matthew Vaughn è forse uno dei migliori film sui supereroi usciti negli ultimi anni, è girato divinamente e propone un divertito gioco di citazioni cinematografiche che fanno la gioia degli appassionati, alcune scene sono quanto di meglio si sia visto nel genere da anni, basterebbe la sola sequenza di presentazione di Hit-Girl (strepitosa la giovane Moretz) a fare di questo film un caposaldo del genere, ottima la scelta degli attori nei quali è veramente un piacere ritrovare un redivivo Nicolas Cage, lui che amante dei fumetti e nerd dalla testa ai piedi lo è stato veramente.

Il film di Vaughn darà grandissime soddisfazioni a chiunque ami il genere, perché è una pellicola ben fatta che per almeno un buon 80% rispetta il materiale di origine, anzi mi spingo oltre, il fumetto viene utilizzato quasi come uno storyboard bello e pronto e il regista non fa altro che trasformare in immagini le splendide tavole di John Romita Jr. e i testi di Millar (alcune parti sono riproposte parola per parola), tutto questo per la gioia degli amanti dell’action, della violenza e del politicamente scorretto.

E allora cosa c’è che non va?

Semplice, c’è che il lettore appassionato del fumetto si ritrova davanti un bellissimo simulacro privo di anima, perché il 20% che manca, il 20% che si è scelto di non mettere, chiaramente per evitare censure e tagli, rappresentava l’essenza fondamentale della storia, che di fatto viene disinnescata nei suoi aspetti più malati e polemici, nel suo essere ritratto impietoso e folle della figura del nerd.

 

"La prima volta che mi guardai nello specchio di camera mia mi resi conto di quanto fossero sbagliati i fumetti. Non ci voleva un trauma per spingerti a indossare una maschera. Non c'era bisogno che sparassero ai tuoi genitori...o di raggi cosmici o anelli di potere...basta una perfetta combinazione di solitudine e disperazione"

 

Aaron Taylor-Johnson

Kick-Ass (2010): Aaron Taylor-Johnson

 

- Nerd = sfigato, fissato, solitario represso, folle, psicopatico.

 

Dave Lizewski (Aaron Johnson) è uno dei milioni di ragazzi “invisibili” che popolano il pianeta terra, non ha nessuna caratteristica che lo mette in risalto se non una grandissima passione per i fumetti dei supereroi, passione che condivide con un ristretto gruppo di amici, Dave è la quintessenza del nerd, un ragazzo profondamente solo che schiacciato da una realtà insopportabile decide di crearsene una nuova, si trasforma quindi in Kick-Ass un “eroe” in calzamaglia verde pisello che se ne va in giro in un contesto urbano di cruda violenza cercando di portare un po' di giustizia, proprio come fanno i protagonisti (con super poteri) dei suoi amati fumetti.

Ovviamente il primo approccio sarà a dir poco disastroso e Dave per poco non ci lascia la pelle, ma nonostante questo non rinuncia alla sua missione e nel corso della storia incontrerà altri fanatici come lui, che però sono decisamente meglio preparati e letali, entrano quindi in scena la ragazzina Hit-Girl (Moretz) e su padre Big Daddy (Cage), insomma quello che inizialmente era cominciato come un gioco si trasforma in una vera e propria lotta al crimine.

 

"Era un incrocio tra John Rambo e Polly Pocket. Tra Dakota Fanning e Il giustiziere della notte 4. Usava quelle lame come se fosse un dannatissimo chirurgo. Non riesco ancora a credere che avesse solo dieci anni."

 

Chloë Grace Moretz

Kick-Ass (2010): Chloë Grace Moretz

 

Come detto Vaughn mantiene gran parte delle caratteristiche del fumetto, un linguaggio scurrile, violenza e sangue a go-go, un’ironia di fondo che si scontra spesso e volentieri con una messa in scena drammatica e truce, ma la sua opera di adattamento si ferma alla vista di una ben delimitata linea rossa, nonostante le critiche e le polemiche il suo film non arriva dove Millar e Romita Jr avevano portate la controparte cartacea, di conseguenza è costretto a cambiare alcuni punti della storia che sono fondamentali per comprendere il vero messaggio di Kick-Ass.

Ossia l’impietosa fotografia di una devianza, il ritratto spietato di una solitudine opprimente che spinge uno sfigato a cercare un consenso fittizio (i social media ricoprono un ruolo fondamentale) attraverso una trasformazione che può essere letta solo come il gesto instabile di un folle, e questa follia viene ancora di più esplicitata attraverso le figure di Hit-Girl e Big Daddy che nel film compiono azioni terribili alle quali viene però fornita una motivazione “accettabile” che nel fumetto non è presente.

Ammiro John Romita Jr. da tempi non sospetti, conservo i suoi lavori migliori e li rileggo spesso, a partire dal capolavoro Devil, l’uomo senza paura (firmato Frank Miller), fino alle storie disegnate per The Punisher (altro personaggio che ho sempre adorato), per cui quando nel film vengono proposte le origini della coppia assassina (padre e figlia) tramite disegni in 3D di Romita Jr. mi si sono illuminati gli occhi.

 

Nicolas Cage

Kick-Ass (2010): Nicolas Cage


"E se per Dave Lizewski fosse finita qui e mi fossi risvegliato nei panni di un bambino schiavizzato nell'Europa dell'est? O in quelli di un contadino cinese? Ci sono due miliardi di cinesi. È una possibilità su tre, no? Ma la mia più grande paura era quella di risvegliarmi nei panni di un qualcosa di non umano. E se fossi diventato un ragno? Se avessi dovuto mangiarmi mosche e scopare altri ragni nella vita successiva? Oh, Dio! Fammi restare umano, per favore. Brucerò tutti quegli stupidi fumetti!"

 

Il punto è che quelle origini sono farlocche e servono solo a mitigare il senso di follia che domina il personaggio di Big Daddy, che non è mai stato un poliziotto che cercava vendetta per la moglie morta, ma un semplice imbrattacarte che fissato con i supereroi decide di scendere in campo trascinando una bambina nel suo viaggio omicida, niente di meno che un malato mentale...e tutto questo nel film scompare per lasciare spazio a soluzioni più accettabili.

Kick-Ass (il fumetto) è una storia che dietro la violenza, il sangue, i dialoghi al fulmicotone, l’irriverenza, la volgarità, l’eccesso divertito e divertente nasconde un messaggio di forte critica, uno sguardo impietoso e crudele sulle devianze fanatiche del nerdismo, paradossalmente è un film sui nerd che annienta la figura dei nerd e li trasforma in spietati assassini, o in sfigati perdenti che non trovano riabilitazione.

Vaughn non si poteva spingere così oltre, o meglio lo poteva fare rinunciando però ad una grossa fetta di pubblico, per cui ha preferito la strada più semplice mettendo in scena comunque un gran bello spettacolo, una pellicola che nonostante tutto si pone agli antipodi dei classici film di super eroi, un opera che si giova di una grandiosa colonna sonora (c’è anche Morricone) e di un cast azzeccato, tecnicamente un film sicuramente riuscito e con una sola caduta evidente, la rivelazione del doppio gioco compiuto da Red Mist (Mintz-Plasse), questa è una pecca che non ha attenuanti.

 

Christopher Mintz-Plasse, Aaron Taylor-Johnson

Kick-Ass (2010): Christopher Mintz-Plasse, Aaron Taylor-Johnson

 

"Io e Hit-Girl diventammo una leggenda su quei forum. Eravamo come Batman e Robin, Freccia Verde e Speedy. Wonder Woman e quella ragazzina che sembrava lesbica con cui andava in giro negli anni quaranta."

 

In conclusione, se non avete letto il fumetto andate sul sicuro, come detto Kick-Ass è sicuramente uno dei migliori comics-movie degli ultimi anni, se avete letto il fumetto siete invece nei guai, perché certi cambiamenti fanno girare parecchio le balls, li potete ignorare e gustarvi un buonissimo film dimenticandovi dell’opera originaria, oppure ne potete tenere conto con il risultato che difficilmente apprezzerete questo adattamento, io ho scelto la prima strada e sono contento così, in attesa di vedere il secondo capitolo di una trilogia già bella e pronta.

Voto: 7.5

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati