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Dieci inverni

Regia di Valerio Mieli vedi scheda film

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La recensione su Dieci inverni

di mm40
4 stelle

Ciò che comunemente chiamiamo amore è in realtà il surrogato di anni di frustrazioni, sofferenze, occasioni mancate o fallite, delusioni, rassegnazioni: insomma, amare qualcuno significa in realtà accontentarsi, dover accettare che non si possa avere di meglio. Questa è l'angosciante morale involontaria di Dieci inverni, film scritto e diretto dall'esordiente Valerio Mieli (in sceneggiatura collaborano Davide Lantieri e Isabella Aguilar), un pasticciaccio romantico che aderisce senza resistenza alcuna a ogni stereotipo del genere, a partire già dal titolo e dalla contestualizzazione cronologica, che vuole le vicende svolgersi solamente nella stagione più fredda dell'anno, quella notoriamente più adatta a (scaldare i cuori con) romanticismi di sorta. Non solo la banalità della trama è quasi fastidiosa (se ve lo stavate chiedendo: sì, c'è persino il lieto fine, in barba a qualsiasi logica), ma lo sviluppo è pure di una lentezza tale da suggerire allo spettatore il sonno a più riprese. I due protagonisti sono giovani non molto conosciuti; Michele Riondino non sarà Brando, ma messo di fianco alla Ragonese può tranquillamente vantarsi. In particine si vedono volti più noti (Luis Molteni, Roberto Nobile) e anche il cantautore Vinicio Capossela, che, oltre a fornire il brano per i titoli di coda, compare per non più di una manciata di secondi nei panni di sè stesso, cantando a un elegante party (!). Dieci inverni è la versione rosa di La solitudine dei numeri primi: entrambi forniscono due ritratti impietosi di giovani sentimentalmente schizofrenici che ricercano il senso della propria esistenza (svuotata dal 'logorio della vita moderna' degli anni post-2k) in rapporti forti, stabili, colmi di affetto e comprensione, delegando insomma agli altri le proprie responsabilità: involontariamente, anche questa volta, offrono un ritratto orribile delle contemporanee giovani generazioni, emotivamente impossibilitate a diventare adulte. 4/10.

Sulla trama

Un ragazzo e una ragazza si conoscono per caso una sera a Venezia. Trascorrono la notte assieme senza che nulla succeda, poi ripartono ciascuno per la propria strada; rimangono in contatto e continuano a vedersi anche quando lei si trasferisce a Mosca per studiare.

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