Regia di Giorgio Diritti vedi scheda film
" L'èra un' étar mònd " . Era un'altro mondo , direbbero così i miei nonni, che , quando ormai vecchi hanno visto per la prima volta un film in tv , non guardavano volentieri film con scene di guerra. La ricostruzione di Giorgio Diritti dei quel terribile inverno del 1943 , è veramente sentita , non si tratta solo di una puntigliosa riproduzione di luoghi e fatti , ma un sentire proprio di sensazioni vissute ,e a me sembra di ascoltare i racconti dei miei nonni , contadini romagnoli che hanno davvero visto coi loro occhi tanti di quegli orrori narrati nel film . Lavori di questo tipo servono a farci ripensare quello che è stato e che non deve succedere più ma non solo, servono anche per riflettere sull'uso che si fa quotidianamnete delle parole, come spiega molto bene in un piccolo grande saggio , Gianrico Carofiglio, dal titolo " La manomissione delle parole ", : " Le nostre parole sono spesso prive di significato. Ciò accade perchè le abbiamo consumate, estenuate, svuotate con un uso eccessivo e soprattutto inconsapevole. " Guerra,miseria , odio, amore, pensiamoci prima di utilizzarle, troppo spesso nel mondo della cosidetta informazione , vengono pronunciate a sproposito fino a far perdere loro significato. La Gvéra l'è la Gvéra. ( La guerra è la guerra)
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta