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Bronson

Regia di Nicolas Winding Refn vedi scheda film

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La recensione su Bronson

di alfatocoferolo
8 stelle

In una parola: unico. "Michael Gordon Peterson è il prigioniero più famoso d'Inghilterra, ha passato 34 anni in carcere di cui 30 in isolamento", questo più o meno recita la didascalia finale, perciò non aspettatevi il solito film sul carcere perché in una cella d'isolamento se ne vedono poche di sodomie, docce con accoltellamenti e rivalse di varia natura tra bande rivali. Ad un'analisi meramente razionale, Peterson appare semplicemente come un elemento da manicomio criminale, uno senza rotelle o anche solo un masochista che ha trovato terreno fertile per le sue manie ma è impossibile limitarsi all'aspetto razionale senza lasciarsi affascinare dalla personalità che emerge dallo schermo, una persona lucidamente intenzionata a ritagliarsi un posto nella memoria ed a farlo attraverso l'unico mezzo a sua disposizione: la violenza. Al tempo stesso, però, anche una persona capace di dipingere magnificamente e dotata di una profondità che non si associa di solito ad individui simili. Ciò che frega lo spettatore e che non si aspetta, è che possa esistere un'eccezione alla regola secondo cui "a nessuno piace il carcere"; eppure Peterson scambia il carcere per una casa, per il suo palcoscenico personale e si compiace quando i detenuti lo applaudono per aver sfidato il sistema nonostante i calci presi, di più, ritiene di aver diritto al carcere quasi fosse un privilegio e di fatto è proprio lì dentro che fa lievitare le sue condanne. Ama la violenza in ogni sua forma, ama farla e subirla eppure arriva a domandarsi il perché della lunga carcerazione visto che, dice lui, non ha mai ucciso nessuno. Tom Hardy è semplicemente grandioso, la regia assolutamente originale ed ingegnosa laddove non era semplice ricamare una scenografia tanto avvincente attorno a quello che di fatto è un lunghissimo monologo. Spettacolare la scena in cui i detenuti ballano "It's a sin" dei Pet Shop Boys, il testo della canzone sembra essere stato commissionato per l'occasione; da applausi i monologhi, suppongo immaginari, di Peterson sul palco teatrale. Un film che può risultare monotono per certi versi ma che sicuramente ha tanti di quei pregi da meritare una visione se non di più. Voto: 8,5.

Sulla colonna sonora

Bella davvero. con molti riferimenti classici.

Su Tom Hardy

Bravissimo.

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