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Valhalla Rising. Regno di sangue

Regia di Nicolas Winding Refn vedi scheda film

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La recensione su Valhalla Rising. Regno di sangue

di fayValentine
8 stelle

Valhalla Rising non è un film 'sui vichinghi', ma è un film su 'Un vichingo', Oneeye, gli altri sono "solo" highlanders!
Assistiamo all'ascesa/rising di un uomo muto e implacabile, privo di un occhio e lo sguardo glaciale nell'altro. Costui, dicono, è venuto dall'Inferno, da oltre oceano ed è stato punito con la prigionia, ma non resterà ingabbiato per sempre.
Il tempo scorre lento, scandito da riprese estatiche e silenziose di selvaggi paesaggi scozzesi e colonne sonore sibilanti come il vento e sussultanti come tamburi primitivi. Si avvertono il pulsare della narrazione in gola e una sensazione di asfissia, che non piaceranno a tutti, ma lasciano in tensione.
Poche chiacchiere e poco ritmo, è vero, ma non se ne avverte la mancanza. Il film segue l'andamento del protagonista, con studiata armonia: pacato, inarrestabile e pesante come una scure. La quiete paesaggistica viene interrotta, solo, da sparuti affondi di lame e spruzzi di sangue di un rosso elettrico, per ricordare qual è la crudezza del mondo primigenio. La narrazione procede per capitoli e, nel corso di essa, Oneeye passerà da essere figura demoniaca a figura Cristologica, come alcuni dicono. A me piace pensare che 'il sacrificio', 'berserk' nella tradizione norrena (come un noto manga ricorda), sia insito in più culture e non sia un privilegio di quella Cristiana. ;)
Buona visione e largo spazio all'interpretazione personale!

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