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Mamma, ho perso l'aereo

Regia di Chris Columbus vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Mamma, ho perso l'aereo

di stanley kubrick
8 stelle

"Se può farti sentire meglio, io ho dimenticato gli occhiali"

Uno dei migliori film interpretati da Joe Pesci è anche una commedia massacrante sotto vari punti di vista, a cominciare dall'humour per finire con il ritmo incalzante. Columbus dirige una delle ultime commedie in ordine di tempo a far ridere sul serio, comodi sul divano e sicuri di una visione godibile.
Il film racconta di un bambino che il giorno della partenza di tutti i suoi familiari rimane solo a causa della sbadatezza di tutti, per via di un ritardo per prendere l'aereo. Intanto due ladri si apprestano a fare vari colpacci in case dove vive la gente che conta, una di queste è la casa dove vive Kevin, il bambino dimenticato da tutti. Sarà delirio.

"Una commedia di famiglia senza la famiglia"
Tagline giustissimo per un film del genere.
A cominciare da una pizza per tutti quanti fino a una leggenda metropolitana sul vecchio Marley raccontata dal fratello più grande, il regista ci porta per mano verso un "viaggio" che è al limite del fantastico anche se si limita a una semplice commedia.
Il poliziotto che non fa il suo dovere ed è il contrario di un VERO poliziotto. Questo poliziotto, interpretato da un Joe Pesci formidabile, è una satira verso la società di oggi, che non sa effettuare bene le cose, in questo caso non ha saputo tranquillizzare una famiglia in procinto di un bel viaggietto a casa dello zietto.
Quel poliziotto di prima è un vero e proprio ladro che tiene anche un dente d'oro (ne riparlerò dopo) e ha un socio parecchio imbranato.
A causa di una pizza al formaggio mangiata dal fratello maggiore Kevin viene sbattuto nella mansarda perchè poi saltato addosso al fratello.
"Kevin sei un disastro!!"
"Guarda che cosa hai fatto, piccolo delinquente!!"
Tutti, insomma, lo sfottono. Lo sfottono semplicemente perchè ha fatto cadere tutta l'acqua nel tavolino dove era riunita la famiglia.
Successivamente nella mansarda prima dice alla madre che non la vuole più rivedere, poi si immerge nel mondo fiabesco che già io non conosco più per rifugiarsi tra le braccia dei suoi eroi, nella possibilità che lo proteggano nelle circostanze sfavorevoli enunciando poi
"Vorrei che sparissero tutti"
Cosa che effettivamente succede. Ma chi sarà stato? Una terribile circostanza oppure l'aiuto del suo mondo fiabesco? I bambini non possono capire.
Il poliziotto che è un impostore e il poliziotto che non fa il proprio dovere. Il primo si incontra all'inizio che ho descritto prima. Il secondo quando Kevin ruba per paura del vecchio Marley uno spazzolino, il poliziotto lo rincorre ma non riesce a prenderlo.
La giustizia non c'è.
Le bugie e la credibilità di due fratelli. Il vecchio Marley per esempio. Il fratello maggiore gli racconta
"Non avete mai sentito parlare dell'assassino della palla di South Berk? E' lui. Da anni si nasconde nel nostro quartiere. Ha ucciso la propria famiglia e il vicino di casa con una palla da neve"
Invece alla fine si scopre che è un bravo uomo anche se in combutta con il proprio figlio.
Le bugie ci sono. La credibilità alle bugie anche.
La famiglia assente per buona parte del film. Anzi per tutto il film. La madre si dimentica completamente della sua esistenza. Il padre che gli dice che ha "solamente" dimenticato di chiudere il garage. I suoi fratelli che, appena lo rivedono, gli dicono poco o niente. Lo zio che mormora la frase che ho scritto all'inizio dell'opinione.
La famiglia ci sarebbe ma non è di affetto.
Ogni bambino combatte contro tutti. Perfino contro due ladri che cercano di rubare nella casa dove vive. Li combatte con piani allucinanti e, curiosamente, vanno a segno tutti.
Il divertimento c'è. I ladri pure.
Un bambino da solo che non sa allacciarsi le scarpe va a fare la spesa, combatte contro i cattivi etc. Vive da solo per un tempo sufficiente da solo in una casa grandissima. Il concetto è il mondo intero per un bambino può solamente essere il proprio mondo fiabesco oppure la sua enorme casa.
La solitudine del numero primo??
La chiesa che ti accoglie sempre non è comunque un luogo benevolo anche se si vorrebbe intendere. Lo stesso per il negozio dove Kevin ruba lo spazzolino da denti. Perchè c'è il vecchio Marley che poi, come ho detto prima, si rivelerà buono e Kevin ci farà amicizia proprio in chiesa.
Pochi altri luoghi sicuri.
Il piano di battaglia finale verrà ripreso dal regista anche nel sequel "Mamma, ho perso l'aereo, mi sono smarrito a New York", un pò inferiore al primo film.
Piano di battaglia riuscitissimo.
Perchè in Francia tutti mangiano gamberoni quando un parente piccolo è chiuso da solo in casa a migliaia di chilometri di distanza? Niente paura, il bambino ha un buon piatto di maccheroni al formaggio che però non riuscirà a consumare per via che alle nove arrivano i due ladri.
Cibo squisito.
Il finale con tutte le trappole è riuscitissimo e i due ladri prendono una bella scarica di legnate, fino ad arrivare alla bella botta che prendono dal vecchio Marley nel finale.
Il vecchio Marley è un grande.
L'unico vecchio del film è un bravissimo uomo, mentre gli altri sono solo pedine a cui quasi non gliene importa niente del problema di un loro parente.
Il vecchio Marley è ancora più grande.
La banda polka aiuta la madre ad arrivare prima degli altri per mezzo minuto, eppure è bello averli nel film.
Viva la polka.

Alla fine tutto si ricongiunge al meglio. La madre riabbraccia il bambino.
Ma abbiamo ancora un senso di incompiutezza finale.
IL bambino è stato solo a causa del mondo fiabesco da lui creato, per colpa del vecchio Marley oppure per un guasto alla corrente?

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