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Inception

Regia di Christopher Nolan vedi scheda film

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Enrique

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Inception

di Enrique
8 stelle

(ATTENZIONE SPOILER)

Sono già stati versati fiumi d’inchiostro su questo film, quindi cercherò di essere conciso ed efficace (mi ero riproposto di essere anche breve, ma mi sono presto reso conto che non era proprio possibile).

C.Nolan ci lascia un grande interrogativo al termine del film: Dom Cobb starà ancora sognando o è finalmente approdato alla realtà? Il modo per capirlo sembrerebbe transitare dalla decodificazione del comportamento del totem di Cobb, la trottola, lasciata vorticare sul tavolo: un suo eventuale infinito movimento rotatorio significherebbe la continuazione del sogno di Cobb.

inception-spinning-top

Ora, io, invece, penso che quello della trottola sia un falso indizio. Perché se Cobb stesse ancora sognando (ma fin dall’inizio intendo; già da quando, cioè, conosce Saito sull’elicottero e accetta la sua offerta) - come molti sospettano - allora il significato della trottola perderebbe d’importanza (ben potendo essere stata manipolata da qualcun altro - che si trovi nel suo stesso ipotetico grande sogno collettivo - che gli faccia credere che il suo totem gli riveli di essere sveglio in un modo - ovvero quando, prima o poi, smette di girare - e addormentato in un altro).

 

Rimane allora, quale dilemma dei dilemmi, quello di capire se Dom Cobb stia sognando da sempre (e magari, come lui, tutti noi illusi spettatori) o se abbia iniziato solo in un momento successivo, riuscendo in seguito a svegliarsi. Ebbene, C.Nolan - da formidabile maestro dell’inganno quale è - ha sparso vari indizi che farebbero ritenere plausibili entrambe le soluzioni.

inception

Pensiamo anzitutto a Saito che, in elicottero, allo scopo di convincere Cobb ad accettare la sua proposta, gli paventa il rischio di diventare un vecchio pieno di rimpianti, che aspetta la morte da solo: ebbene questa - secondo petweir (dalle cui riflessioni, devo ammettere, ho attinto a piene mani) - sarebbe l’idea che Saito vorrebbe lui - insieme ad altri, di cui tra breve - innestare nel sogno (ipotetico) di Cobb per convincerlo a svegliarsi;

e per far ciò Saito avrebbe orchestrato tutta la vicenda dell’innesto ai danni di Fischer jr, nel corso della quale, infatti, tale idea tornerebbe in altre 2 occasioni (nel 1°livello del sogno di Fischer, Saito morente e nell’ultimo livello, Saito anziano).

Cosi come si pensi alla frase pronunciata da Miles Cobb (il padre) a Dom (“torna alla realtà!”)...

...e alla scelta di affiancarle - ufficialmente come espertissimo architetto, ufficiosamente come abile guida per uscire dal dedalo di sogni in cui si sarebbe (ipoteticamente) cacciato - la giovane Ariadne (ogni riferimento alla più famosa Arianna di Teseo è puramente casuale?).

https://skiffleboom.files.wordpress.com/2011/02/skiffleboom-ellen-page-ariadne-88-questions-inception.jpg

Non solo: sempre in elicottero Saito chiede a Cobb - sempre per convincerlo ad accettare l’incarico - di “fare un atto di fede”…

Un atto di fede? Ma non è la stessa cosa che Mal (la moglie di Cobb) gli chiede di fare per convincerlo a gettarsi dal palazzo insieme a lei (così, nell’ottica di Mal, da risvegliarsi assieme)?

http://www.killerreviews.com/images/features/inception22.jpg

Pura coincidenza? Beh, no di certo per coloro che aderiscono alla tesi per cui Cobb, a fine film, starebbe ancora sognando: la tesi - ricapitolando - in base alla quale la missione dell’innesto di un’idea nel subconscio di Fischer jr sarebbe solo un pretesto, un diversivo per poter piuttosto innestare (ad un livello di sogno quasi impossibile da decifrare a questo punto) in Dom Cobb, un’altra idea: quella di non dover invecchiare da solo pieno di rimpianti; l’idea, quindi, di doversi suicidare per svegliarsi e tornare finalmente tra le braccia di sua moglie, che da tempo lo sta aspettando.

Infatti, da questo particolare angolo visuale, pure Mal farebbe parte di questo immenso complotto onirico, o meglio: ne farebbe parte la sua proiezione. Perché Mal (sempre secondo questa 1° ricostruzione) si sarebbe svegliata già da un pezzo. Bisogna fare, a questo punto, un passo indietro: Cobb ha avuto modo di riferire ad Ariadne di aver sperimentato, con Mal, vari livelli di sogno (mentre, con Yusuf, Cobb è ancora più preciso: gli riferisce di averne già testati - probabilmente con Mal - 3 di livelli, conscio del fatto, peraltro, che in quei casi è fondamentale un anestetico molto potente).

E’ allora del tutto improbabile che Mal ne sia uscita e Cobb no?

Vediamo un po’: un 1° ipotetico livello di sogno dovrebbe essere (cosi come Cobb svela ad Ariadne, Mal presente, alla fine del film) quello durato 50 anni, quello in cui Cobb e Mal sono invecchiati insieme e, verosimilmente, sono pure morti insieme…

http://img.youtube.com/vi/1B8cZKj9UvU/0.jpg

così tornando in un (altrettanto ipotetico) livello precedente, ovvero quello dove lui ha dapprima incontrato Mal (e dove - quando si sono conosciuti la 1° volta in quel livello di sogno - lui le ha riferito che aveva fatto un sogno in cui erano invecchiati insieme) e poi le ha innestato l’idea per cui stavano ancora sognando. Così hanno deciso di suicidarsi assieme (aspettando, sdraiati sulle rotaie, l’arrivo di un treno).

Bene. Entrambi tornano, quindi, ad un livello di sogno ancora precedente, ma solo Mal (infettata dall’idea innestatagli dal marito) deciderà di suicidarsi ancora, Cob no.

E’ allora possibile, c’è da chiedersi, che Cobb abbia confuso, quello che (a voler credere a questa 1° ricostruzione) avrebbe potuto essere il 1°livello del suo sogno, con la realtà?

Ma, da questo punto di vista, si spiegherebbe anche il ruolo avuto dalle “società anonime e forze di polizia” (parole di Mal) che - come Mal gli spiega alla fine del film in uno degli ultimi livelli di sogno - da tempo (la polizia, a partire dalla morte di Mal, mentre la società per la quale Cobb lavorerebbe, a partire dall’insuccesso della sua 1°missione nel sogno di Saito) lo perseguitano…ma attenzione: in qualità di proiezioni del subconscio (di Mal?)! A significare, quindi, che Cobb starebbe davvero ancora sognando (ma non nel suo sogno, bensì nel sogno di qualcun altro - verosimilmente quello di Mal - visto che tali proiezioni non sembrano molto benevole nei suoi confronti).

E ancora: si pensi alla frase pronunciata nello scantinato di Yusuf, a Mombasa, dal vecchio custode (il quale, dopo aver spiegato a Cobb come, spesso, sogno e realtà possano mischiarsi e confondersi, gli rinfaccia:”chi è lei per dire altrimenti?”), nonché si pensi allo stesso Yusuf che (pur non avendo avuto mai alcun tipo di rapporto particolare con Cobb), nel 1° livello del sogno di Fischer, fa sapere al resto del team che Cobb è già stato nel “limbo” (informazione che, in seguito, Cobb ammetterà ad Ariadne volendole chiarire i suoi rapporti problematici con Mal).

Si pensi, infine (ma probabilmente molto altri indizi li avrò persi per strada), alla facilità con cui Saito si compra un’intera compagnia aerea per poter consentire più facilmente il successo del loro piano…

 

Tutti questi argomenti sembrano condurre inequivocabilmente verso un'unica direzione…ma è davvero la direzione obbligata questa?

Perché, molto semplicemente, verrebbe da chiedersi (e qui arriviamo alla 2°lettura che si può dare del film): se fosse stato tutto un grande sogno condiviso, dal quale Cobb si sarebbe dovuto svegliare per poter tornare tra le braccia di Mal e dei suoi figli, perché nessuno lo ha fatto nel modo più semplice? Con un bel calcio o, più drasticamente, uccidendolo? Perché suo padre (che, seppur vivendo a Parigi, lo ha aspettato all’aeroporto di Los Angeles, essendo stato evidentemente - e curiosamente - a conoscenza del piano di suo figlio e del suo sicuro successo), dopo avergli fatto quel monito di cui dicevo, ha infine accettato l’idea che Dom tornasse, da solo, a casa a riabbracciare i suoi figli? Perché tutti hanno accettato un tale epilogo?

Cioè: se Cobb fosse stato davvero immerso nel sogno di qualcun altro, questi - purché realmente desideroso di svegliarlo - lo avrebbe già fatto da un pezzo (senza troppi complimenti).

 

A questo punto, allora, non si può non adombrare una 3° (sempre ipotetica, ma assai più assurda e poco razionalizzabile) chiave di lettura: Dom Cobb sta sì sognando, ma il sogno è esclusivamente suo e nessuno - tranne lui stesso - potrà mai svegliarlo. Perché è vero che qualcuno avrebbe provato ad innestargli l’idea di doversi ancora svegliare, ma lui (che, in un momento immediatamente precedente era riuscito a sbarazzarsi sia dell’opprimente senso di colpa della morte della moglie - vedasi la scena finale della morte di Mal per mano di Ariadne - sia delle relative inevitabili conseguenze, ovvero l’esser perseguito dalle polizie di mezzo mondo e quant’altro), resosene conto (scena finale in cui dialoga col vecchio Saito e scena del risveglio in aereo), sarebbe così riuscito a sventare quest’altrui tentativo (di falsificazione dell’ispirazione), impedendo l’attecchimento di quell’idea a lui aliena, così da convincersi definitivamente dell’ineluttabilità di un’esistenza senza Mal, ma con i suoi figli…

Immagine correlata

 

Cosa pensare dunque? Allo spettatore l’ardua sentenza! A me comunque pare che Nolan abbia voluto - attraverso l’interrogativo di cui sopra - porre lo spettatore dinnanzi ad un classico dilemma esistenziale: Nolan ci avrebbe chiesto di prendere una posizione coerente con la nostra weltanschauung. Ci avrebbe chiesto, insomma, di scegliere tra il bicchiere mezzo pieno e quello mezzo vuoto (salvo, in questo caso, il 3°incomodo - l’ultima delle 3 prospettive da me evidenziata - che però, a ben vedere, vuole solo essere un’attribuzione di senso alla 1°prospettiva).

E io, in tutta onestà, non me la sento proprio di sposare la tesi relativista (una tesi che minerebbe nel profondo anche le nostre più pallide certezze, condannandoci ad un’esistenza di dubbi e angosce). Io ho bisogno di una risposta consolatoria. Ho bisogno di credere in qualcosa. E questo qualcosa - conclude Inception - è che Dom Cobb vivrà serenamente con la sua famiglia il resto della sua vita. Punto.

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