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Io sono l'amore

Regia di Luca Guadagnino vedi scheda film

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La recensione su Io sono l'amore

di steno79
7 stelle

Non sono fra gli entusiasti di Io sono l'amore, pur riconoscendo indubbiamente dei meriti all'ambizioso film di Guadagnino. Comunque, mi sembra che la critica anglofona si sia entusiasmata un pò troppo, con un decano della critica americana come Roger Ebert che gli assegna 4 stelle su 4 (ma spesso le assegna con troppa facilità) e la prestigiosa rivista inglese Sight and sound che lo inserisce fra i dieci migliori film del 2010, al sesto posto se ricordo bene. Il film è ambizioso e vuole toccare temi importanti, ma finisce per essere limitato da un impianto fin troppo derivativo: gli echi de La caduta degli dei di Visconti e di Teorema di Pasolini sono decisamente evidenti, con il tema del disfacimento familiare di fronte al richiamo della sensualità riproposto in modo quasi identico, anche se manca certamente la congiuntura storica che nel film di Visconti aveva un peso decisivo. A livello di narrazione vi trovo una certa freddezza e qualche opacità che non mi convince (ad esempio, la tragedia che anticipa il finale è inserita nella trama in maniera da risultare troppo programmatica), ma per il resto bisogna riconoscere l'intelligenza figurativa con cui sono risolte molte sequenze, uno sguardo registico che non manca certo di finezze e della giusta attenzione al dettaglio. L'impressione di "deja vu" che si avverte non esclude che la trama non abbia delle risonanze anche profonde e che non vi sia del coraggio nel percorso della protagonista e nella sua rischiosa scelta finale. Nel cast spicca naturalmente l'intensa prova della Swinton, che si doppia da sola con una cadenza "straniera" giustificata dall'origine russa del proprio personaggio; fra gli altri, discreto il giovane Flavio Parenti e brava ma un pò troppo sacrificata nel suo breve ruolo Alba Rohrwacher. Menzione d'onore anche ad una colonna sonora di ottimo impatto, curata da John Adams; fra le varie scene, quella che più mi ha colpito è stato l'incontro a Sanremo fra la Swinton ed Edoardo Gabbriellini, molto raffinata nella sua veste formale.
voto 7/10   

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