Regia di Luca Guadagnino vedi scheda film
Un film che ha tanti meriti. Riconosciuti dalla critica come dal pubblico, quello sofisticato ed educato ad opere di qualità. Il mio giudizio è conseguente a due osservazioni in particolare. La prima è di puro campanilismo; è un film italiano ed italianissimo. Non ci mancano nè gli autori nè gli interpreti per i grandi affreschi di vita sociale. In questo caso della borghesia milanese. Tra gli attori di seconda linea vi faccio notare i rampolli della nobile famiglia dei Visconti di Modrone. Siamo capaci di raccontare con genialità e profondità i drammi umani non solo le caricature dell'italiano provinciale. Il secondo ragionamento che mi fa apprezzare il film è l'emozione trasmessa dai primissimi piani, dei close-up sulla pelle e sui cibi, sulle minimalia come sulle ricercate ambientazioni. Istruttive le ricostruzioni dell'ambiente borghese, nei luoghi ma anche nei dialoghi e nei principi che lo regolano. Rimanda un senso di veritiero e reale che è fin didascalico. Chi si è solo immaginato come si vive in quelle dimore lo trova qui rappresentato fedelmente. Non certo dalle riviste gossipare o dai reality tv. Mi torna in mente "Gruppo di famiglia in un interno" o un certo Moravia de "Gli Indifferenti". Essenziali i dialoghi, il viso di Emma e la sua raffinata gestualità parlano per lei. Una stupenda interpretazione, questa sì, lo ammetto, non da un'italiana. Chi vuole uno spunto sulla vicenda, azzardato ma coerente, pensi al romanzo" L'amante di Lady Chatterley" oppure a "Madame Bovary". Il dramma di questa famiglia è coerente e sincero. Il dolore, anche stavolta, nel non detto. Da vedere con curiosità e mente aperta. Evitare le posizioni ideologiche: anche i ricchi piangono!
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