Regia di Neill Blomkamp vedi scheda film
Era ora. Di cosa? Di trovarsi dinnanzi a un prodotto che dimostra che l'intrattenimento può essere anche intelligente. E fatto come Dio comanda. District 9 è una trovata dopo l'altra, uno dei pochi film di fantascienza decenti usciti negli ultimi anni insieme a Moon, altra rivelazione, in cui i clichè del genere vengono reinventati e riutilizzati ottimamente. Mostrato come una sorta di documentario nella parte iniziale si sviluppa poi in modo più tradizionale ma sempre con quella particolarità che ti fa capire di non trovarti di fronte al solito polpettone fantascientifico. E quindi Blomkamp dopo un'interessantissima prima parte alterna sapientemente scene d'azione contraddistinte da uno stile frenetico (ma senza farsi prendere la mano) a sequenze più pacate ma comunque incisive. Un plot che regge e che, più il film avanza, più regala colpi di scena e spunti interessanti come detto all'inizio: si potrebbe considerare la faccenda degli alieni come una metafora del razzismo, della discriminazione e dell'emarginazione, oltre che della stupidità dell'uomo e della sua indole violenta verso il "diverso". Personalmente ho trovato più intrigante e interessante la prima parte, nella seconda viene lasciato più spazio all'azione che comunque ci sta in un film del genere, che alla fine accontenta tutti, sia gli appassionati di Cinema che le masse. Perchè District 9 è un prodotto intelligente e fatto con la giusta dose di passione, quindi non solo a fini di puro lucro come ormai la maggior parte dei blockbuster fantascientifici e non. In attesa di Elysium, con una buona percentuale di hype in più.
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