Regia di Ethan Coen, Joel Coen vedi scheda film
Racconto yddish in cui figurano una moglie con il rispettivo marito che intrattengono come ospite un uomo che credevano morto; la donna sostiene che in realtà quell'uomo è uno spirito, un demone e che non è possibile che possa avvenire una cosa del genere. Ecco, a questo punto mettetevi comodi perchè questo NON è il film che andiamo a vedere, è solo una scena iniziale scorrelata dal resto della trama. La vera storia narra di un uomo, Larry Gopnik, professore di fisica all'università, a cui cominciano a capitare una serie di sventure: la moglie vuole divorziare, il figlio deve preparare il suo Bar mitsvah, avvenimento importantissimo per tutte le famiglie ebraiche come quella di Larry, un suo studente lo ricatta, il fratello Danny è sì un uomo geniale ma avrà problemi con la giustizia. Il tutto contornato con una situazione di fondo che vede un particolare vicino di casa che porta il figlio a caccia con sè anzichè portarlo a scuola e da una enigmatica e affascinante vicina che prende il sole nuda in giardino che tutti (ma proprio tutti, anche il fratello e il figlio di Larry) conoscono tranne il nostro protagonista. In tutto questo Larry cerca di essere un uomo "serio" e di affrontare da adulto la situazione. Ma proprio quando le cose si stavano quasi per aggiustare, altri eventi catastrofici sembrano presentarsi all'orizzonte.
Oggettivamente il film è fatto bene, la trama è sviluppata bene, i personaggi costruiti in maniera appropriata e si raggiungono soprattutto delle punte di ironia notevoli, e alcune scene divertenti sono quasi il marchio di fabbrica dei fratelli Coen (penso alla scena in cui Larry parla di suo fratello, un autentico genio e a questo contrapposte delle immagini di Danny che cerca di fare il bagno con dei bambini, risultando lui stesso il più infantile tra quelli che lo circondavano che ricordano un po' la scena dello strike di Jesus Quintana ne il grande Lebowski, dove Turturro pulisce la sua palla da bowling mentre Drugo e Walt parlano di lui). Le musiche sono adatte e piacevoli, forse si pecca nel fatto che il film è un po' lento. In genere quindi non ci si sbellica dalle risate, del resto non è questo l'obiettivo del film. Ciò che traspare è invece un certo nonsenso, Larry è costretto contro la sua volontà a vivere situazioni assurde e grottesche e agire di conseguenza; anzi forse potremmo dire che il messaggio del film è contenuto nella frase finale della scena all'inizio, ossia: "Non ha senso."
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