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Shutter Island

Regia di Martin Scorsese vedi scheda film

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La recensione su Shutter Island

di rocky85
7 stelle

1951. “I pazzi sono dei soggetti perfetti. Parlano e nessuno li ascolta”. Ne è convinto il detective Edward “Teddy” Daniels (DiCaprio), sbarcato su Shutter Island insieme al collega Chuck Aule (Ruffalo) per indagare sulla misteriosa sparizione di una paziente di un ospedale psichiatrico. Teddy, con un passato difficile alle spalle (durante la Guerra era tra i soldati che liberarono Dachau ed ha perso la moglie in un incendio provocato da un piromane), è convinto che su quell’isola accadano strani avvenimenti, che coinvolgono esperimenti segreti sui pazienti. Scoprirà qualcosa di terribile, che non avrebbe mai immaginato. Tratto dal romanzo omonimo di Dennis Lehane, Shutter Island è un thriller difficile da giudicare in modo oggettivo. Demolito da alcuni, che lo considerano un inutile esercizio di manierismo, ed accolto entusiasticamente da altri, che ne apprezzano i numerosi rimandi al noir. Di certo la confezione è impeccabile e Scorsese utilizza uno stile visionario ed una eleganza formale che rimanda ai classici degli anni Quaranta e Cinquanta. L’impressione è però che il mestiere e l’arte cinematografica di Scorsese si stiano prestando ormai un po’ troppo spesso a film commerciali e poco attinenti alle sue tematiche. Il finale a sorpresa, poi, ribalta la storia e impone una seconda visione che non sempre combacia con la sua conclusione. Shutter Island resta comunque un film inquietante, suggestivo, affascinante, anche abbastanza complicato da un punto di vista narrativo e drammaturgico. E’ il viaggio nei meandri di una mente confusa, quella del detective Teddy Daniels, all’interno di un inferno popolato da pazzi e da persone che non sono quello che sembrano. Ne rende bene l’ambiguità un Leonardo DiCaprio sempre più in simbiosi con Martin Scorsese, con il quale ha ormai stabilito un solido legame artistico. Molto belle la scenografia e la colonna sonora, curata dall’ex “The Band” Robbie Robertson, e che include brani suggestivi di Max Richter (la bellissima On The Nature of Daylight) e Brian Eno.

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