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Shutter Island

Regia di Martin Scorsese vedi scheda film

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La recensione su Shutter Island

di superficie 213
8 stelle

Partendo dal presupposto che per me Scorsese e' uno dei massimi autori della settima arte mi duole affermare che negli ultimi annetti - tranne l'ottimo AL DI LA DELLA VITA - i suoi lavori  , seppur sempre ben confezionati e naturalmente perfettamente girati , non hanno avuto la forza dirompente che ci si aspettava.
Mi ero avvicinato  quindi a questo suo ultimo film con nella testa tutte le critiche negative che si e' preso e soprattutto con l'idea che forse il grande Martin avrebbe definitivamente toppato girando un film di "genere".
Invece partendo da un racconto non molto originale - il finale del film e'  intuibile gia' dalla meta'... - Scorsese gira un thriller-noir che appassiona , pieno com'e' di citazioni  - si va da Welles fino a Lang passando per Hitchcock e Bava - e di sequenze magnificamente messe in scena.
Sin dalle prime inquadrature si innota che la fotografia e' eccezionale , che le riprese sono di altissimo livello , che la recitazione - ottimi tutti gli attori da un Di Caprio in crescita fino ad un Von Sydow da incorniciare senza dimenticrasi un Kingsley ultimamente mai cosi' efficace - e' di quelle di gran livello e che anche il commento sonoro - classico ma d'avanguardia - e' uno spettacolo per le orecchie .
Certo , non tutto nel film funziona perfettamente , la sceneggiatura e' ,come gia' detto, rivista e alcune lungaggini nella parte finale potevano essere  eliminate , ma le sequenze oniriche sono d'antologia , l'atmosfera e' sempre perfetta e non importa se la soluzione dell'engima e' scontata, quello che conta e' come Scorsese ci porta a comprendere che l'animo umano ha bisogno di incertezze per poter sopravvivere in un mondo crudele e senza via d'uscita .
Eppoi in questi tempi di shooter senz'anima  l'ammirazione per un maestro che non si accoda alle mode dell'ultimo momento e che gira con il suo stile  secco , preciso e classico - risultando quindi piu' post-moderno e d'avanguardia del cosiddetto new cinema - cresce fino all'idolatria.
Vado controcorrente - o no? - e dico che questo e' uno dei migliori lavori degli ultimi vent'anni per uno Scorsese ritrovato e che spero si butti ancora di piu' in progetti personali e non di riporto - vedasi il remake THE DEPARTED che sfigura di brutto nel confronto con l' originale INFERNAL AFFAIRS -, facendo cosi' la gioia di tutti gli amanti del cinema.

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