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Moon

Regia di Duncan Jones vedi scheda film

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La recensione su Moon

di dollyfc
7 stelle

Ho visto questo film solo da poco tempo e sinceramente sapevo poco della storia raccontata dal regista Duncan Jones fino a quando nel 2013 vidi Oblivion , film secondo me davvero modesto , e scoprii che in teoria si rifaceva appunto a Monn .

Quindi non solo il mio recupero arriva con notevole ritardo ma pure dopo aver visto un film che sulla carta  avrebbe voluto emulare le sorti del protagonista perciò avrebbe dovuto togliere fascino , aspettativa o quantomeno pathos alla mia visione , eppure , vuoi perchè il primo/secondo lavoro mi deluse parecchio , vuoi perchè in sostanza  sono davvero due storie diverse , dopo poco mi sono fatta prendere dalla visione senza più nemmeno pensare ad Oblivion , semmai un confronto c'è stato è arrivato  solo alla fine, così, per dovere di cronaca .

 

Moon è un buon film , ben rappresentato ed altrettanto ben recitato da Sam Rockwell , grande istrione praticamente  solo sulla scena dall'inizio alla fine .

 

Sam Bell , dipendente della  fantomatica Lunar , lavora sulla base lunare Selene  dove viene estratto un gas  chiamato Helium 3 che pare abbia risolto in buona parte il problema energetico mondiale .

Certamente stiamo parlando di un futuro prossimo , magari lontano ma nemmneo così improbabile , un futuro dove allestire un  "cantiere"  lunare potrebbe essere normale routine se non fosse che , forse per ottimizzare i costi  , sulla base lunare opera un solo  uomo, Sam, ed il contratto ha la durata tassativa di tre anni .

In questo periodo il solo contatto con la terra avviene tramite computer e l'unico compagno di vita è un Robot , ovviamente !

 

Ecco , le similtudini con Oblivion terminano qui ...base lunare ...solitudine ....poi  forse i dubbi che assalgono il protagonista sulla sua esistenza ...

Ma siamo proprio su un altro pianeta  ...battutaccia  :-)

 

Selene è costruita in modo spartano ma dotata di ogni comfort , i gesti di Sam sono ripetitivi quel tanto da farci intendere quanto difficile sia trascorrere le giornate lontano dalla famiglia , di cui ha notizie saltuariamente e nemmeno in  "diretta", il tutto senza mai esagerare con tempi  ; però a parte appunto la difficoltà dell'isolamento la convinzione che tutto fili liscio inizia ad incrinarsi solo quando , poco prima dello scadere del contratto , Sam nota qualche crepa nel sistema e che in un primo momento addebita al fatto  che la sua mente inizi ad essere stressata dall'isolamento fin quando gli eventi precipitano in seguito ad un incidente .

 

La storia è raccontata senza enfasi o grandi scene , tutto pare ...familiare...normale ....un operaio/tecnico qualunque , un cantiere più che verosimile ed un contesto tutto sommato zeppo di tecnologia ad alto livello ma nemmeno così fantascientifica , almeno così pare , e questo è uno dei pregi del film , dopo ovviamente  la splendida interpretazione di Rockwell , e questo per arrivare alla crisi del protagonista ed alla sconvolgente verità della sua esistenza , una verità che potrebbe benissimo verificarsi in  quel prossimo futuro di cui parlavo sopra e che pone ben più di un quesito su dove vogliamo andare , cosa siamo disposti ad accettare per sopravvivere ...non vivere ...sopravvivere ....

Emotivamente coinvolgente con solo una piccola pecca sul finale dove forse il regista cerca una soluzione un pò troppo frettolosa con l'aiuto improbabile del compagno Robot poco verosimile .

 

 

 

 

Da vedere...per chi come me non l'avesse ancora visto !

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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