Regia di Woody Allen vedi scheda film
Un atto di difesa in favore della sua situazione sentimentale, una rappresentazione palese del suo modo di vedere l'amore.
Questo è quello che, a primo impatto, può sembrare questo lavoro, che possiamo ancora definire recente, realizzato da Mr. Allen. Ma superando la prima impressione, che a mio parere resta sempre quella più crudelmente fedele alla verità, e analizzando gli argomenti che sono contenuti nella trama, che si ripete incessantemente nei film da Allen diretti, troviamo: l'insoddisfazione per la vita, la paura della morte, l'amore vissuto in età diverse, i fallimenti sempre maggiori dei successi.
Praticamente il mondo di Woody, quello che lui si diverte a raccontare proprio perchè anche nel cinema vale il detto "scrivi di ciò che sai" è tutto ciò che Allen ci (de)scrive nei suoi film lo sa e lo conosce bene e a poco serve far vestire i panni del protagonista ad un eccellente Larry David tanto capace a sostituirlo da riuscire a trasformarsi in un vero e proprio irritante simpatico, un grillo parlante (fin troppo) che predica bene e non razzola per niente.
A poco serve perchè noi lo sappiamo bene, e lui stesso non ha perso occasione nel ribadirlo, che quello è proprio il vecchio caro Woody che, ancora una volta, ci offre il modo di fermarci e guardare qulla carrellata speciale sulle nostre vite che solo lui sa fare nel modo corretto per riuscire a mettere a fuoco difetti e insoddisfazioni che poi diventano cliché, luoghi comuni anche a lui che resta il maestro del sarcasmo razionale e della sincerità assoluta.
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