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L'Alba della libertà

Regia di Werner Herzog vedi scheda film

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La recensione su L'Alba della libertà

di Ewan
8 stelle

Nel 1966, quando la guerra in Vietnam è alle porte, l’aviatore americano ma tedesco d’origine Dieter Dengler (Christian Bale) viene incaricato di una missione segreta: bombardare alcuni obiettivi specifici nel Laos. Durante l’attacco però il suo aereo viene abbattuto e lui, fatto prigioniero, si ritroverà in un campo di prigionia con altri cinque detenuti, lì da quasi due anni, tra cui due americani. Dieter inizierà a progettare la fuga, per la quale bisognerà però aspettare la stagione delle piogge. Troverà un oppositore in Eugene (Jeremy Davies), convinto che gli aiuti arriveranno presto, ma quando un giorno sentiranno i loro aguzzini parlare di un loro probabile omicidio, tutti cercheranno di sbrigarsi a lasciare quella giungla sperduta.
La recente sortita in sala de Il cattivo tenente di Werner Herzog mi ha fatto ricordare di un suo film che attendevo molto ma del quale si erano perse le tracce dalla sua uscita nei cinema americani, nell’estate del 2007. Ho scoperto quindi che in Italia, pur non essendo passato per le sale, il film Rescue Dawn (reintitolato L’alba della libertà) era disponibile in DVD. Detto, fatto! E ho fatto bene! Perchè la storia vera di Dengler rivive sul grande schermo (dopo che Herzog gli aveva già dedicato un documentario negli anni ‘90) in un film corposo ed emozionante, un tuffo nella natura più selvaggia che appassiona e coinvolge, fa soffrire e commuove. Un ambiente opprimente che fa da sfondo ad una vicenda di uomini ad un passo dalla pazzia che lottano per un futuro, diretto con mano salda e forte senso della narrazione.
E poi c’è Christian Bale. Io non so più cosa dire di quest’uomo. Non so se sia più pazzo o più incosciente. Bale da anni sopperisce ad un talento recitativo non proprio eccelso con delle mimetizzazioni impressionanti nei personaggi che interpreta. Dopo aver perso quasi 30 chili per L’uomo senza sonno (e averli recuperati in fretta e furia con tanto di muscoli per Batman Begins), Bale è tornato per Herzog a trasformarsi fisicamente in maniera massiccia: così all’inizio del film lo vediamo bello aitante e paffutello, mentre alla fine è un vero fantasma. Tra l’altro subito dopo ha girato Il cavaliere oscuro, dove i muscoli c’erano eccome, e oggi è sul set di The Fighter per il quale è tornato scheletrico! Oltre al fattore peso, però, Bale è da ammirare in mezzo alla giungla, al fango, agli animali (osservare il suo incontro con un serpente per credere): un immersione totale nel personaggio, e pure pericolosa visto quello che combina in mezzo alle rapide di un fiume. Cosa che non si può dire invece della sua spalla nella seconda parte del film, Steve Zahn, abituato a ruoli ben più leggeri.
L’alba della libertà sarebbe da vedere solo per Bale. Ma anche il fatto che sia un gran bel film non guasta. Per dovere di cronaca, va detto che è stato attaccato da alcuni dei familiari degli veri prigionieri che hanno accusato il film di diverse inesattezze, soprattutto perchè Dengler viene descritto come l’unica mente del piano di fuga mentre in realtà esso era già stato progettato in buona parte dagli altri carcerati.

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