Regia di Terrence Malick vedi scheda film
Dies irae, dies illa solvet saeclum in favilla, teste David cum Sybilla. Quantus tremor est futurus, quando judex est venturus, cuncta stricte discussurus
Tuba mirum spargens sonum per sepulchra regionum, coget omnes ante thronum. Mors stupebit et natura, cum resurget creatura, judicanti responsura. Liber scriptus proferetur, in quo totum continetur, unde mundus judicetur. Judex ergo cum sedebit, quidquid latet apparebit, nil inultum remanebit. Quid sum miser tunc dicturus, quem patronum rogaturus, cum vix justus sit securus?
In principio era il…National Geographic - Inspiring people since 1888; e fin qui niente di…malick, anzi.
Si giunge, quindi, alla famiglia Bradford, dove il padre, un misero individualista, incarnazione del sogno americano che in realtà, essendo pura utopia e bieca falsità, si rivelerà un tragico incubo (concetto nuovissimo che, finora, nessuno aveva ancora affrontato: di sicuro non con tanto tediosa sicumera), è il male (sacrosanto!), mentre la madre, anima candida e pia, è il bene (be', con dio dalla sua parte, vorrei anche vedere!).
Se tutto ciò non fosse sufficientemente chiaro, per quelli che non sono ancora sprofondati tra le amorevoli e misericordiose braccia di Morfeo, parte un bel brano dal titolo Good & Evil, of course.
A inframmezzare il tutto, dinosauri in 3D e amenità varie, tra le quali speravo, invano, di veder apparire anche degli 'mbuti.
Ma una menzione davvero speciale la merita la voce off (che pare uscire direttamente da Radio Maria), una tra le più terrificanti e frantumatrici che si siano mai sentite nella secolare storia del Cinema: un sermone devastante, una serie infinita di ammorbanti giaculatorie che si meriterebbe pure una denuncia per istigazione al suicidio.
(In realtà, in quei terribili momenti, mi sono passati per la mente i personaggi de L'aereo più pazzo del mondo che, per loro somma sventura, si trovano a sedere al fianco del reduce che racconta loro le sue peripezie; e credo sia stato proprio questo ad avermi salvato la vita.)
Confutatis maledictis, flammis acribus addictis, voca me cum benedictis. Oro supplex et acclinis, cor contritum quasi cinis, gere curam mei finis
Libera me, Domine, de morte æterna, in die illa tremenda, quando coeli movendi sunt et terra
Come ho già avuto modo di dire, l'unica cosa bella di certi film è che, prima o poi, finiscono e, per quanto mi riguarda, questo è senza ombra di dubbio uno di quelli.
"Non riesco a capire l'ossessione che alcuni hanno per dare una spiegazione razionale a immagini spesso gratuite. La gente vuole sempre la spiegazione di tutto. È la conseguenza di secoli di educazione borghese. E per tutto quello per cui non trovano spiegazioni ricorrono in ultima istanza a dio. Però, a cosa gli serve? Dopo dovranno spiegare dio."
Luis Buñuel
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