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Alice in Wonderland

Regia di Tim Burton vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Alice in Wonderland

di AlbertoBellini
6 stelle

 

Alice, una ragazza di 17 anni, teme di essere pazza. Da quando è piccola continua a fare sempre lo stesso sogno, non sta mai attenta quando le parlano, è diversa dal resto della buona società che frequenta e non si integra nelle regole del suo mondo. Al grande ricevimento nel quale le verrà fatta la proposta di matrimonio però, le visioni di Alice si fanno insistenti, il ticchettio di un orologio sembra ossessionarla e, all'improvviso, vede comparire un coniglio in doppiopetto. Alice lo segue nella sua tana e finisce in quel mondo che aveva sognato fin da piccola.

 

"Le persone vedono la follia nella mia colorata vivacità, e non riescono a vedere la pazzia nella loro noiosa normalità."

 

Fu nel "lontano" 2008 che cominciarono a spargersi vociferazioni su una possibile trasposizione cinematografica, con attori in carne ed ossa, del (o meglio dei) romanzi "Alice's Adventures in Wonderland" e "Through the Looking-Glass, and What Alice Found There", entrambi scritti da Lewis Carroll. Premetto fin da subito di non aver mai letto, purtroppo, i romanzi citati, perciò paragoni con la pellicola non potrò ovviamente farli. Scoppiai dalla gioia quando lessi, sul grande schermo, il nome di Tim Burton: un regista con uno stile artistico simile, che dirige la famosa storia di Alice nel paese delle meraviglie, era un evento più unico che raro. Peccato che non andò (o quasi) come me lo sarei aspettato. "Alice in Wonderland" viene definito da gran parte del pubblico e critica come una schifezza, aberrante e inguardabile. Ci troviamo di fronte ad uno dei film peggiori diretti da Burton, senza dubbio, ma da qui all'inguardabile c'è di mezzo l'oceano. Sarò io incompetente (quello senz'altro), sarò io un giovane dallo spirito infantile, sarò io che aprezzo e non poco il regista in questione, ma a me "Alice in Wonderland" è piaciuto e non mi è sembrato affatto questo grande obbrobrio inguardabile. Non è necessaria la laurea in medicina o giurisprudenza per capire che una pellicola come questa va presa e guardata per quello che è, ovvero intrattenimento realizzato (principalmente) per un pubblico giovane. La cosa che di certo fa più storcere il naso è la sequenza finale: un pastrocchio di elementi action recuperati direttamente da "Le Cronache di Narnia", "Il Signore degli Anelli" e gran parte dei fantasy cinematografici usciti negli ultimi anni, prova che l'action è sempre stato il "tallone d'Achille" di Tim Burton. Se riuscirete a perdonare questo piccolo grande sbaglio, l'intera pellicola vi risulterà molto più piacevole. Come per ogni opera "Burtoniana", anche "Alice in Wonderland" vanta di una magnifica e millimetrica cura dei dettagli, dai costumi alle scenografie che compongono il paese delle meraviglie, ormai privo di meraviglie e gonfio di una grigia e triste cupezza. Più che buono il cast, composto da Mia Wasikowska (Alice), Johnny Depp (Cappellaio Matto, un personaggio a mio avviso magnifico), Helena Bonham Carter (Regina Rossa), Anne Hathaway (Regina Bianca) e dalle voci di Alan Rickman (Brucaliffo), Stephen Fry (Stregatto), Michael Sheen (Bianconiglio) e Christopher Lee (Ciciarampa).

"Alice in Wonderland" resta un buon film d'intrattenimento, se visto come tale, ma un "passo falso" per un Artista geniale e competente come Tim Burton che, a quanto pare, non è adatto alle opere su commissione "targate" Disney.

 

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