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Il lungo addio

Regia di Robert Altman vedi scheda film

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La recensione su Il lungo addio

di bradipo68
8 stelle

Tra tutti i Marlowe mai apparsi su grande schermo questo è sicuramente il meno chandleriano di tutti eppure sembra il piu'vicino di tutti alla sensibilita'odierna che per un personaggio che ha un fascino senza tempo è un grande pregio:privo di attrattiva,apparentemente privo di moralita',sguardo disincantato su quello che gli succede,il classico tipo furbetto,di quello che usa mezzucci per sfangarla sempre anche se durante il film il personaggio subira'una metamorfosi interiore.Qui l'intreccio giallo interessa poco ad Altman,gli interessa disegnare personaggi e qui ne tratteggia di memorabili:oltre al trasandato Gould abbiamo una prova degna di menzione di Hayden,quasi irriconoscibile oltre al personaggio del gangster nevrotico o a quello interpretato dalla Van Pallandt.Ne esce fuori un film anni 70 nella forma ma che negli accenti ricorda molto da vicino il noir anni 40 e 50.E il finale è una scheggia impazzita:cosi'lontano dal libro eppure cosi'fedele allo spirito del personaggio,a quel Marlowe tanto bistrattato all'inizio ma che poi matura un senso nichilistico di giustizia ,un codice etico a cui rapportarsi,criticabile quanto si vuole ma assolutamente di grande onesta'intellettuale....

Su Mark Rydell

nevrotico

Su Sterling Hayden

quasi irriconoscibile

Su Nina van Pallandt

ok

Su Elliott Gould

tra i vari Marlowe forse è il mio preferito

Su Robert Altman

ritmi lenti,marlowiani

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