Regia di Gabriele Muccino vedi scheda film
Di cose da dire ce ne sono molte, possiamo però cominciare dall'inizio del film, dove il protagonista chiama il pronto intervento annunciando il proprio suicidio; già dopo 1 minuto quindi si viene a sapere il finale, non male come cosa no? (quel fenomeno di Muccino diceva nelle sue ultime inteviste che il primo tempo era volutamente complesso per confondere lo spettatore; bè basta ascoltarlo quando parla che capire come per lui sia complesso anche fare 2+2). Alla fine del film invece si viene a sapere che il nostro Tim, da vivo, ha donato al fratello un polmone; senza scendere in particolari tecnici si può comunque affermare che, dopo una cosa del genere una persona non può correre (come si vede in una scena), o portare a spasso un enorme cane, che lo fa faticare da morire tirandoselo dietro, senza mai avere bisogno di una bombola di ossigeno o senza avere crisi. Il suicidio con la medusa lascia perplessi, perchè molto spesso le tossine di questi celenterati (in riferimento a quelli potenzialmente mortali) possono causare necrosi cellulare rendendo impossibile il recupero degli organi. Forse nel caso specifico si tratta di una specie non troppo dannosa, ma i dubbi permangono.
Lo svolgimento è smielatamente ed eccessivamente melodrammatico, buonista fino ad essere fastidioso.
Certo Muccino non è il massimo come ambasciatore del made in Italy, quindi mi viene da dire che quando uno come Tarantino dice che il nostro cinema non è un granchè, dovremmo smetterla di indignarci, ma anzi bisognerebbe sostenere una tesi del genere anche noi. In Italia infatti gente che sa fare cinema c'è eccome (Sorrentino e Salvatores sono solo due esempi, c'è molta gente capace), ma il problema è che vengono pubblicizzati malissimo, e poi invece arriva ad Hoolywood un Muccino qualsiasi. Spero che le cose cambino, più che altro è un augurio, visto che il potenziale c'è facciamoci rappresentare da persone degne.
VOTO 5
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