Regia di Kevin Smith vedi scheda film
Dogma ha segnato il tracollo di Smith come autore e da lì non si è mai più ripreso, a parte un pochettino per la divertente sortita di Jay e Bob a Hollywood. Dopodichè il collasso: Smith è via via rovinato sulla commedia sentimentale (Jersey girl), sul remake facile facile della sua opera prima (Clerks II), reso un'immane porcata hollywoodiana, e questa volta perfino su ciò che pareva venirgli meglio: il demenziale-generazionale. I trentenni di Smith sono sempre i soliti: timorosi di tutto (soprattutto di crescere), sessuomani eppure ben poco praticanti, un tantino nerd e fondamentalmente dei bonaccioni, anime candide. Eppure qualcosa è cambiato dal 1994 di Clerks a oggi, ma Smith pare non averci fatto caso; oltrettutto il regista si sofferma compiaciuto sul sentimentalismo lacrimevole da melodrammaccio e pur di concludere in maniera rassicurante il film fa in modo di stuprare ripetutamente la logica e sodomizzare con la rincorsa e senza avvertimento la realtà. Quello che accade nel finale di questo film è incredibile: allucinante come nel 2008 una persona che si presume sana di mente arrivi a mettere in scena una serie consequenziale di stronzate come quelle di Zack e Miri; che due ragazzi, amici da vent'anni, facciano sesso per soldi e scoprano solo allora di amarsi, è dura da credersi, ma ok. Poi quando lui sparisce e torna da lei dopo tre mesi e la trova che lo sta ancora aspettando - e vissero tutti felici e contenti, un moto di istintiva rabbia fuoriesce dallo spettatore, che si trova costretto a cercare di reprimerla o per lo meno mantenerla sul piano verbale (difficile resistere alla tentazione di lanciare il più lontano possibile lo schermo tv). Chiaro, nella realtà Zack nemmeno riuscirebbe ad avvicinarsi a una gnocca del genere di Miri e se lui tornasse dopo tre mesi lei si sarebbe già fatta mettere incinta da almeno un paio di agenti di borsa o manager in carriera. Guardiamoci quindi in faccia tutti quanti e ripetiamo a malincuore, sforzandoci: Smith vive fuori dal mondo e i suoi film puzzano di falso, di marcio, di fotoromanzo: che delusione, che delusione immensa.
Un brutto ciccione non particolarmente sveglio fa il commesso in un fast food; convive con un'amica d'infanzia, una discreta gnocca che inspiegabilmente nessuno vuole farsi. Un bel giorno, vistisi tagliare luce e acqua, i due decidono di girare un bel pornazzo per tirar su due soldi facili facili. Ovviamente tutto va per il meglio e si spalanca subito trionfalmente per i due un portone nell'industria del porno - e anche come coppia, innamoratissimi l'uno dell'altra.
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