Regia di Phil Traill vedi scheda film
La commedia degli equivoci ha vissuto negli anni d'oro di Hollywood un momento felicissimo.
Molte erano le pellicole romantico-comiche che scardinavano le regole del genere attraverso riletture efficaci e geniali dei codici di base - basta pensare a cosa e' riuscito a fare Billy Wilder -.
Negli anni a venire il genere si e' invece lentamente ma inesorabilmente spento , gli autori sono andati a scomparire e tranne che per qualche rarissimo caso la commedia all american ha raggiunto livelli di bassezza davvero incredibili.
Oltre ai grandi registi anche gli attori non sembrano piu' in grado di reggere un film senza dover usare il solito armamentario di lacrimucce , gridolini e mossette.
Sandra Bullock , mediocre attrice - ma che sembra sia di una simpatia unica nel mare delle star patinate - ma tosta produttrice e' riuscita a riportare in auge - negli USA in particolare - il genere senza mai riuscire a beccare un film.
Le va dato merito di essere testarda e senza vergogna.
Tutto questo preambolo per parlare di questo A PROPROSITO DI STEVE , classico filmetto estivo che cerca con tutti i mezzi possibili di sembrare intelligente , controcorrente e alternativo , ma che nella realta' dei fatti non si scosta piu' di tanto dalle altre centinaia di pellicole del genere che vengono prodotte ogni anno.
Non che il giovane regista Phil Traill non sappia girare , anzi , per una volta i tempi sono quelli giusti , il montaggio non annega le gag , ma il mestiere non basata risollevare le sorti di una pellicola indecisa su che strada prendere.
Quando il regista spinge il pedale sul surreale o sul grottesco il flm sembra decollare , ma la mania della voce narante e l'inconsistenza globale della sceneggiatura ne frenano la "partenza".
Un peccato visto che , incredibile ma vero , qui la Bullock nel ruolo di una svampita e logorroica autrice di cruciverba funzionicchia.
Cosi' come funzionano a dovere gli altri attori - tra tutti il bravo Thomas Haden Church e la coppia Cooper-Jeong - che riescono a rivitalizzare un copione che sbanda ogni dieci minuti.
Comunque nel complesso ci sono sequenze gradevoli - seguite da alcune penose - e si ridacchia senza doversi vergognare.
Da notare infine come il ritmo sia discreto e come il tutto purtroppo affoghi nella mediocrita' per colpa di scelte eccesivamente buoniste o poco credibili.
Ultima curiosita' : la Bullock per questo suo ruolo - il migliore in una commedia - ha vinto il Razzle , ovvero il premio come peggiore attrice, ed in contemporanea per l'invedibile - quello davvero - ma pompatissimo THE BLIND SIDE ha vinto L'oscar come migliore attrice.
Contraddizioni della mecca del cinema , un giorno sei un idolo ed il giorno dopo torni ad essere uno/a come tanti.
La Bullock ha le spalle larghe ed e' sempre li' che dall'alto guarda con un sorriso tutti quelli che la volevano veder cadere.
Almeno e' ironica , il che non la salva dai filmacci che gira , ma almeno la rende meno "vip".
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta