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Bride Wars - La mia miglior nemica

Regia di Gary Winick vedi scheda film

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La recensione su Bride Wars - La mia miglior nemica

di Paul Hackett
2 stelle

Legatissime fin da bambine, la dolce Emma e la volitiva Liv condividono da sempre il sogno di sposarsi in giugno al Plaza. Ricevuta contemporaneamente proposta di matrimonio dai rispettivi fidanzati e costrette a fissare presso l'agognato hotel per lo stesso giorno, le ragazze, Dio solo sa perché, cadranno in una spirale di dispetti e reciproche ritorsioni che metteranno a dura prova la loro amicizia e costringeranno una di loro a qualche ripensamento sul passo che sta per compiere.

 

Rigorosamente vietato a spettatori dotati di genitali esterni, Bride Wars è un'agghiacciante commedia rosa che mette in scena una sorta di risibile Guerra dei Roses tra due sgallettate isteriche e petulanti, la cui unica, reale competizione consiste nello stabilire chi sia la più odiosa ed egocentrica. Non si ride, non c'è mai il coraggio di affondare sul piano dell'umorismo nero e i personaggi maschili sono solo patetici pupazzi di contorno (ma, del resto, non è questo il ruolo di tutti noi poveri maschietti nel giorno del nostro matrimonio?).

 

Kate Hudson è ai minimi storici della sua filmografia, peraltro esteticamente mortificata da un frangettone che nasconde buona parte del suo bel viso, Anne Hathaway se la cava un po' meglio, ma poca roba comunque, inesistente ciò che rimane dell'anonimo cast, con le uniche eccezioni di Candice Bergen e John Pankow, sprecati in ruoli a dir poco marginali.

 

Penultima regia (l'ultima in assoluto sarà il pessimo Letters To Juliet) per il povero Gary Winick, tristemente e prematuramente scomparso nel 2011 a soli cinquant'anni. L'umana pietà nei suoi confronti non può tuttavia mettere in sordina la lampante mediocrità di una carriera mai decollata (La Tela di Carlotta è probabilmente il suo unico lavoro degno di essere ricordato).

 

Francamente imbarazzante: 2/10.

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