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The Rocker. Il batterista nudo

Regia di Peter Cattaneo vedi scheda film

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La recensione su The Rocker. Il batterista nudo

di Ewan
8 stelle

Siamo nei fantastici anni ‘80 e Robert ‘Fish’ Fishman è il batterista di un grande rockband agli esordi: i Vesuvius. Poco prima di fare il grande salto e di entrare definitivamente nella storia del rock, Fish viene silurato dalla sua casa discografica che lo sostituisce con un raccomandato. Con un balzo ai giorni nostri, ritroviamo l’ex batterista intento a condurre una vita motonona e senza obiettivi, continuamente licenziato da ogni posto di lavoro e senza una casa in cui stare. Fino a quando, dopo aver chiesto ospitalità alla sorella, non viene convinto a diventare il batterista di una band di teenager formata dal suo nipotino grassone e perdente Matt, dalla chitarrista dark Amelia e dal disperato autore e cantante Curtis. Il successo, complice youtube, sarà stellare, e darà vita ad un’avventura che lo riporterà inevitabilmente a fare i conti col suo passato.

Il regista Peter Cattaneo non è mai riuscito a sfondare. E sì che è stato l’artefice di una delle commedie più viste e conosciute dell’ultimo ventennio, Full Monty. Ora ci riprova, sotto l’ala produttrice di Shawn Levy (La pantera rosa, Una notte al museo) e con un attore da sempre di secondo piano qui elevato ad assoluto protagonista: Rainn Wilson, visto in tv in The Office e Six Feet Under, e al cinema in Juno, Sahara e I perfetti innamorati. Una verve, una mimica, un’interpretazione, quelle a cui dona anima e corpo in The Rocker - Il batterista nudo, che gli apriranno grandi porte. Per il resto il film è simpatico, con personaggi riusciti, belle canzoni e qualche buona situazione esilarante. La trama purtroppo è quanto di più scontato si possa pretendere, davvero ricalcata su altri film del passato, ma è un peccato veniale di fronte alla genuinità e alla spensieratezza della pellicola. Un paio di critiche, volendo, si possono muovere sulla solita, e ormai patetica, figura del teenager troppo grasso che per questo deve rispecchiare tutti i cliché del genere (impacciato, sfigato, nerd) e a qualche leggero vuoto di sceneggiatura comunque accettabile visto che si tratta pur sempre di un film che ha come fine ultimo quello della risata.

Su Rainn Wilson

Straordinario!

Su Peter Cattaneo

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