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Morte sospetta di una minorenne

Regia di Sergio Martino vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Morte sospetta di una minorenne

di undying
5 stelle

Il tema alla base della trilogia "schoolgirls in peril", già meglio trattato da Massimo Dallamano (nei film Cosa avete fatto a Solange? e La polizia chiede aiuto), rivisto da Sergio Martino in una versione deludente per inadeguata commistione di generi, tra i quali anche il comico in stile slapstick.

 

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Milano. Il delitto dell'adolescente Marisa (Patrizia Castaldi), finisce al centro delle indagini deI commissario Teti (Gianfranco Barra), convinto che possa essere in azione un serial killer. Paralellamente Paolo Germi (Claudio Cassinelli), un poliziotto sotto copertura, ingaggia il ladruncolo Giannino (Adolfo Caruso), iniziando una personale investigazione nell'ambiente della prostituzione. Utilizzando metodi poco convenzionali Germi arriva ad individuare, negli uffici di un sindacato, la base di una banda criminale che organizza appuntamenti per prestazioni sessuali con studentesse minorenni. I clienti sono personaggi influenti, primo fra tutti il banchiere Gaudenzio Pesci (Massimo Girotti), zio di Marisa, la ragazzina assassinata.

 

"L'Italia resta la culla del diritto. E il diritto se la in culla..." (sic)

(Paolo Germi)

 

scena

Morte sospetta di una minorenne (1975): scena

 

A metà anni Settanta il cinema giallo italiano stava lentamente cedendo posto al poliziesco. Uno dei migliori esempi di transizione, tra i due generi, è rappresentato dal secondo capitolo della trilogia "schoolgirls in peril" [1], La polizia chiede aiuto (1974). Sullo stesso tema si collocano anche due diverse pellicole dirette, lo stesso anno (1975), da differenti registi: ... a tutte le auto della polizia... di Mario Caiano e, appunto, Morte sospetta di una minorenne. Dell'intero lotto, quest'ultimo è quello meno riuscito, più strano e certamente meno serio. Prodotto dal fratello del regista (Luciano) e scritto da Sergio Martino, assieme all'esperto e prolifico sceneggiatore Ernesto Gastaldi, Morte sospetta di una minorenne tratta un argomento tragico e scioccante in maniera incomprensibilmente ambigua, dato che finisce per essere un mix di generi tra loro inconciliabili.

 

Claudio Cassinelli

Morte sospetta di una minorenne (1975): Claudio Cassinelli

 

Azione, poliziesco, thriller e comico (genere dal quale Martino preleva il simpatico Gianfranco Barra, spesso in ruolo di commissario anche nelle commedie sexy). Proprio una serie di scenette ironiche, limitate al solo primo tempo, girate in puro stile slapstick (un lungo, incredibile inseguimento automobilistico alla Stanlio e Ollio, battute inverosimili, comicità fracassona) minano alla base la credibilità della storia, arrivando ad azzerare l'intero climax drammatico del film. Martino è comunque un regista di altissimo profilo, la produzione punta su un cast di validi attori, alcune scene d'azione sono realizzate in maniera impeccabile, come dimostra il vertiginoso attentato subito da Germi (Cassinelli) sull'ottovolante e tutto il secondo tempo si stabilizza verso un registro più serio, assumendo persino l'aspetto di un buon thriller. La performance di Claudio Cassinelli (che torna a dare carattere a un commissario coinvolto in una indagine simile a quella del precedente La polizia chiede aiuto), rende a suo modo meritevole di visione Morte sospetta di una minorenne, ma la delusione resta comunque piuttosto forte, anche per via della scelta di utilizzare una colonna sonora composta a chiara imitazione di brani musicali targati "Goblin", tipici dei precedenti film di Dario Argento (in particolare Profondo rosso e Quattro mosche di velluto grigio), alternata con inappropriati motivetti da commedia sexy. 

 

scena

Morte sospetta di una minorenne (1975): scena

 

Parola di Sergio Martino [2]

 

"Il film, distribuito dalla Titanus, doveva intitolarsi Milano violenta o qualcosa di simile, perché raccontava di una città ancora in preda al terrorismo (eravamo nel 1975). Ambientato in una Milano periferica, in parte ricostruita a Roma, ricordo quel film come uno dei miei migliori - a parte qualche 'zoomata' di troppo, dazio allo stile del tempo - grazie a più fattori: l'interpretazione di Claudio Cassinelli, con il suo personaggio fuori dagli schemi; la sceneggiatura gradevole, in cui Ernesto Gastaldi seppe trasferire tutta la sua ironia nordica; molte scene innovative come quella d'azione da me ideata nel cinema - con la improvvisa apertura del soffitto per il ricambio d'aria in sala - quella della giostra o il finale nel tunnel ferroviario che porta dall'Italia alla Svizzera; il cast piuttosto originale, con nuovi volti come la giovane Patrizia Castaldi, a lungo tra le candidate per il ruolo da protagonista di Cugini carnali, che Ponti mi aveva rimproverato di non aver scelto, dicendomi che non avevo avuto il coraggio di osare; inoltre Barbara Magnolfi e tanti altri attori bravi, poco utilizzati fino ad allora nei film d'azione. Morte sospetta di una minorenne segnò l'inizio della mia sincera e affettuosa amicizia con Claudio e sua moglie Irene Bignardi. Tanto per far capire i tempi, nell'ambiente produttivo in diversi mi criticarono per aver utilizzato la voce di Claudio per il suo personaggio, secondo loro troppo simile a quella del comico Renato Pozzetto, anziché un'impostata e stereotipa voce di doppiatore, com'era d'abitudine. L'incasso fu meno significativo rispetto ad altri film polizieschi. Prima dell'uscita, il capo della distribuzione sentenziò che i film d'azione con titoli espliciti erano ormai obsoleti e ne volle uno che spacciasse il film per un thriller a sfondo erotico. Guarda a caso, di lì a poco cominciarono a uscire le pellicole con Maurizio Merli, primo fra tutti Roma violenta (1975), il cui successo confermò la mia idea: i film con poliziotti armati erano ancora in buona salute. Se lo avessimo chiamato... Milano, la polizia s'incazza! avremmo almeno fatto contento il ragionier Fantozzi."

 

Claudio Cassinelli

Morte sospetta di una minorenne (1975): Claudio Cassinelli

 

Curiosità 

 

Nella scena ambientata al cinema Jolly - presenti in sala Claudio Cassinelli, Adolfo Caruso e Jenny Tamburi - Martino cita se stesso. È infatti in proiezione Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ho la chiave (1972).

 

scena

Morte sospetta di una minorenne (1975): scena

 

Visto censura [3]

 

A seguito di una prima revisione cinematografica (n.o. 66988 del 9 agosto 1975) che ha imposto, in maniera decisamente esagerata, il limite ai minori di 18 anni, la produzione decide di fare ricorso, rendendosi disposta ad operare tagli pur di declassare il divieto. Il 29 novembre 1975, la commissione ufficializza risposta negativa dato che resta irremovibile, esprimendosi con queste parole messe a verbale: 

"Si (...) conferma il giudizio della precedente Commissione, perchè le impostazioni prospettate con il ricorso non sono tali da giustificare la riduzione del divieto stesso né è possibile aderire alla proposta di tagli, in considerazione del clima di violenza che pervade il film e di tutta la tematica (prostituzione, droga, sequestri di persone a fini di estorsione, ecc.), che può turbare, la sensibilità anche dei maggiori degli anni 18."

 

Una successiva revisione, del 15 gennaio 1993 (n.o. 87798), pone finalmente rimedio, riducendo il divieto ai minori di 14 anni, senza l'obbligo di effettuare tagli.

 

In entrambi i casi sono stati accertati 2770 metri di pellicola, corrispondenti a circa 100', l'esatta durata della edizione restaurata in HD e disponibile in streaming su "Amazon Prime Video" [4].

 

 

NOTE

 

[1] Trilogia avviata da Massimo Dallamano con un giallo, dal titolo Cosa avete fatto a Solange? (1972). Lo stesso regista avrebbe dovuto dirigere anche il capitolo conclusivo, Enigma rosso (1978), poi diretto da Alberto Negrin per la prematura scomparsa di Dallamano, avvenuta in un tragico incidente automobilistico.

 

[2] Dall'autobiografia del regista, "Sergio Martino - Mille peccati... nessuna virtù?", Bloodbuster edizioni, pag. 144 - 145.

 

[3] Dal sito "Italia Taglia".

 

[4] La versione home video della "Shendene & Moizzi" non è integrale, fermandosi a 96'20".

 

Claudio Cassinelli

Morte sospetta di una minorenne (1975): Claudio Cassinelli

 

"Considerare sempre gli uomini al potere come cose pericolose. Farsi da parte quanto più si può senza doversi disprezzare. E se un giorno ci si vede costretti, sotto pena di viltà, di andare ad infrangersi contro la loro potenza, considerarsi come vinti dalla natura delle cose e non dagli uomini."

(Simone Weil)

 

Trailer 

 

F.P. 13/05/2022 - Versione visionata in lingua italiana su Amazon Prime (durata: 99'46")

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