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Burn After Reading. A prova di spia

Regia di Ethan Coen, Joel Coen vedi scheda film

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La recensione su Burn After Reading. A prova di spia

di SalvoVit
8 stelle

 

I Coen sono lì, sempre lì, sopra di noi e scrutano, osservano la società moderna. Osservano tutto, movimenti, dettagli e personaggi che popolano il pianeta terra. La panoramica satellitare tra i titoli di testa è una chiara conferma. Loro sono lì, e per un'ora e mezza si soffermano su una storia, una delle tante che potrebbero raccontare, forse però nemmeno tanto casualmente come potrebbe sembrare.


Burn After Reading. Bruciare dopo aver letto. Non lasciare nulla in giro, non farsi sfuggire nulla, perchè la minima distrazione porterebbe al susseguirsi di eventi incontrollabili e potrebbe partire in ogni modo, anche se assurdo, surreale o grottesco (come il cinema dei Coen, tra l'altro), anche una apparentemente innoqua borsetta di una signora in una palestra comune come tante altre. Eventi incontrollabili? Da chi? Da chiunque. O perlomeno, da chiunque si possa definire un semplice essere umano.


I Coen fanno ciò che fanno sempre, osservano la società, questa volta più americana che mai e non giudicano, rappresentano ciò che vedono e lasciano che il giudizio sia dello spettatore (anche se una vaga idea della loro opinione su ciò che rappresentano ce l'ho). I due autori inseriscono in questo strano quadro al limite tra il satirico, il grottesco ed il parodistico, una sfilza infinita di divi hollywoodiani e grandi attori, famosi ai più: John Malkovich, Brad Pitt, George Clooney, Tilda Swinton, Frances McDormand, J. K. Simmons e Richard Jenkins. E cosa fanno? Li sporcano, li rovinano, li rendono il nulla più totale, escremento umano (e non), gli ultimi esemplari di una specie di esseri umani che rappresentano il fallimento degli stessi.


Inseriscono tutti in un quadro schizofrenico come non mai. Tutti i personaggi corrono da una parte all'altra dello schermo senza sapere forse nemmeno il perchè, così come non lo sanno nemmeno gli spettatori e probabilmente nemmeno i Coen. Perchè? Perchè non importa. La società americana (e non solo) è questo. Il nulla più totale che corre e va in cerca di cose futili ed inutili e per arrivarci non pensa alle conseguenze delle proprie scelte.

 


Burn After Reading cos'è esattamente? E' continuo ordine e disordine. I personaggi sono in cerca di ordine, dell'ordine più puro. Ordine fisico (tramite anche chirurgia plastica), sentimentale, emotivo e psicologico. Ma vengono tutti inevitabilmente risucchiati in un vortice a loro apparentemente estraneo che porta tutte le cose in disordine, un disordine fastidioso, impressionante ma così realistico da essere quasi accettato da chiunque. Tutto il disordine però porta solo altra ricerca di ordine, l'ordine dei Coen e della loro capacità di limitare (giustamente) tutto questo disordine in una struttura estetica e narrativa quasi geometrica, matematica e precisa. Una idea di cinema possiamo dire quasi Wes Andersoniana (scusatemi il termine). L'approccio dei Coen è però altamente satirico e pungente.


L'ultimissima scena non fa altro che chiarire le cose, paradossalmente:


<<Che abbiamo imparato, Palmer?>>
<<Non lo so, signore.>>
<<Non lo so nemmeno io. Forse abbiamo imparato a non farlo più, anche se non so che cosa abbiamo fatto.>>


Burn After Reading è lo scontro tra le due parti principali della società americana (e non). Quella degli organi governativi, dei piani alti, quella che ha in mano il comando della nazione. E dall'altra parte quella popolare. Inevitabilmente però, tutti e due i lati della società americana sono disgustosi e fastidiosi. L'America che governa è rappresentata da idioti che non sanno niente e che fanno finta di sapere. L'America del popolo è rappresentata da idioti privi di alcun valore, personaggi che modellano se stessi solo dall'esterno, che vivono perennemente tra palestra, chirurgia plastica, siti internet per incontri amorosi e ossessione per il jogging, senza cultura e senza capacità di osservazione della realtà.


I Coen sembrano osservarci, rappresentarci e poi dirci che non ci comprendono, che noi esseri umani siamo qualcosa di incomprensibile che va dietro a cose ancora meno comprensibili. Sembrano non capire, non comprendere, prendere le distanze da una società che va dietro al nulla e glorifica il vuoto più totale.

 


Volevate un film di spionaggio? Un film comico? Una commedia? Un thriller? Mi dispiace. Siete davanti ad un piccolo(-grande) saggio sulla società moderna che fa della spy-story l'elemento di disturbo, il nulla più totale, non conta.


Liberi di amare o odiare questo film. Io ho fatto la mia scelta.

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