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In Bruges - La coscienza dell'assassino

Regia di Martin McDonagh vedi scheda film

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La recensione su In Bruges - La coscienza dell'assassino

di supadany
8 stelle

Pellicola decisamente accattivante questo “In Bruges”, costruito in maniera intelligente, mescolando lo sfondo da thriller ad un contesto in cui l’umorismo non manca, anzi.

Bella la storia, che vede due killer di professione, scaraventati lontano dall’azione a Bruges, ottimo sfondo, città stupenda per come viene presentata, dopo una commissione finita male.

I due si combinano benissimo, il primo prende l’occasione per una vacanza culturale, mentre il secondo, straniato anche per quanto accaduto, pensa solo allo svago e si trova decisamente a disagio (sorprendente Colin Farrell).

La prima parte è un’introduzione, forse lenta, ma comunque efficace, fatta di battute e situazioni riuscite in attesa che il capo si faccia sentire, cambiando i destini della storia.

Poi il complesso prende il volo, tra nani, droga, rissa, pistole, prostitute e soprattutto conti da regolare, con se stessi e con gli altri ed il fato finisce con il prendere il sopravvento.

La cosa migliore sono i dialoghi e le situazioni, quasi astratte, comiche, ma contemporaneamente drammatiche, per un equilibrio trovato con successo come raramente succede.

Molto bravo il regista a confezionare un contesto straniante e surreale che funziona, bravi gli interpreti che ben riescono a rimarcare le caratteristiche dei loro personaggi.

Un film pieno, con tanto da dire sotto molteplici punti di vista.

Il finale è poi la classica ciliegina sulla torta che chiude alla perfezione un girotondo di cambi di registro e di situazioni paradossali.

 

Martin McDonagh

Niente male come debutto.

Riesce ad essere originale e rimanere equilibrato pur infarcendo la storia con una serie di variazioni difficili da mettere insieme.

Colin Farrell

Rivelazione.

Da intensità al suo personaggio che riesce a denotare con successo sia dal punto di vista delle sue turbe psichiche che da quello prettamente goliardico.

Brendan Gleeson

Bravo, ma non è una novità, sia quando deve fare il giocherellone, sia quando deve tirare fuori gli artigli.

Ralph Fiennes

Mostro di bravura come sempre.

Si deve essere divertito parecchio.

Jérémie Rénier

Presenza secondaria, ma comunque bravo a risultare efficace.

Clémence Poésy

Bella e convincente.

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