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Il Divo

Regia di Paolo Sorrentino vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il Divo

di pensieroprofondo94
8 stelle

Come per tutti i film di Sorrentino anche per "Il Divo" ci sarabbe da parlare per molto tempo perché non semplici da analizzare. Allora per quanto riguarda la regia penso che ormai sia chiaro che Sorrentino sappia fare molto bene il suo lavoro, usa inquadrature posate e ben studiate, nessuna è a caso; sempre parlando di aspetto tecnico non si può non parlare della fotografia, anche questa eccellente e penso che la messa in scena è stata fantastica, il tutto è studiato per portare lo spettatore negli anni 80-90 e lo fa benissimo, ci si sente completamente immersi in quell'atmosfera, soprattutto all'interno della vita di Andreotti.

Ora, per quanto riguarda il soggetto c'è poco da dire, si tratta di una parte della storia italiana e così è stata portata sul grande schermo, questo unito all'interpretazione di Servillo ha prodotto un ritorno al passato visto dal punto di vista di Andreotti; la sceneggiatura è stata curata molto nel dettaglio e grazie a questa si torna a discutere su quel periodo buio per la nostra storia, facendo sorgere nuovi dubbi soprattutto per la figura più misteriosa e controversa del XX secolo. Lo spettatore è quasi costretto a sviluppare un giudizio a proposito della figura di Andreotti, ma sicuramente questo non sarà positivo, la carne al fuoco per dire che fosse completamente innocente era veramente troppa e questo film ce lo ricorda; credo che Sorrentino sia riuscito a far riemergere alcune terribili immagini come la strage di Capaci, la sua macchina completamente dilaniata dall'esplosione, oppure il delitto Pecorelli, insomma questi ricordi vengono evocati nuovamente e associati alla figura di Andreotti producono una serie di accuse quasi implicite in queste sequenze.

Credo però che la parte più tremenda da digerire sia la parte in cui viene mostrato il famoso "bacio" con Riina, in questo senso credo che il film assuma un tono discendente, partendo dalla "gloria" del settimo governo Andreotti e finendo con i numerosi processi a suo carico. Per capire i film di Sorrentino bisogna conoscere la poetica cinematografica di Sorrentino ovviamente, e così come "La Grande Bellezza" anche questo è un film che va trattato con i guanti, non bisogna cadere nel banale perché Sorrentino è molto più profondo di quello che si pensa.

 

Ma cosa più importante, che è secondo me il fulcro del film, quello su cui si poggia il tutto è una cosa molto semplice: non sapremo mai cosa sia successo veramente, ci sarà sempre qualcuno pronto ad ostacolare le indagini, qualcuno che preleverà l'agenda rossa di turno lasciandoci allo scuro di tutto e permettendo ad altri di fare i loro giochi sporchi.

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