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Gomorra

Regia di Matteo Garrone vedi scheda film

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La recensione su Gomorra

di mm40
6 stelle

Dimenticate lo stereotipo del napoletano buono e chiacchierone, che gesticola, sorride e produce urla come normale tono di voce. Qui i napoletani urlano solo in due occasioni: prima di sparare e subito dopo. Il degrado è diffuso ed ha inglobato anche la dignità di luoghi una volta ridenti; gli affari sono affari e dove ci sono i soldi, arriva la malavita. I sogni dei bambini riguardano armi (preferibilmente grosse e cariche), si cresce decisamente in fretta ed il quadro sociale non è propriamente edificante. Garrone utilizza il meno possibile di artefatto e realizza quasi un documentario sui luoghi della reale Gomorra: musiche e rumori esclusivamente di scena, camera a mano, nervosa a seguire quasi intimorita le spaventose vicende del film, attori non tutti allo stesso livello, una trama quasi inesistente, come se questo film fosse il prodotto di una qualunque giornata filmando in giro per le strade di Gomorra. Certo, è un prodotto coraggioso e finalmente qualcosa di fuori dagli schemi ordinari del cinema italiano (ammesso che uno ce ne sia rimasto), da lodare soprattutto per non aver minimizzato o polpettonizzato o fictionizzato il libro di Saviano; eppure la sensazione dopo due ore e un quarto di film è che, a parte la sgradevole sensazione di repulsione verso Napoli (si sarà capito che Gomorra non è uno spot della Regione Campania), non sia cambiato granchè. Forse perchè di violenza al cinema se n'è vista già troppa, o forse perchè non sorprende più di tanto la situazione raccontata. Nota di biasimo per la pessima scelta di non mettere sottotitoli, scelta che a me ha stroncato il 70-80% della comprensione dei dialoghi, ma immagino che la cifra che possa anche peggiorare per altri spettatori.

Sulla trama

Napoli, giorni nostri: malavitosi a piede libero in giro per la città, spari che riecheggiano normalmente lungo le vie, famiglie disperatamente povere, astronomico tasso di analfabetismo, rifiuti tossici smaltiti abusivamente e bambini che guidano i camion e sparano con veri fucili.

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