Espandi menu
cerca
Gomorra

Regia di Matteo Garrone vedi scheda film

Recensioni

L'autore

AIDES

AIDES

Iscritto dal 13 ottobre 2009 Vai al suo profilo
  • Seguaci 26
  • Post -
  • Recensioni 58
  • Playlist 5
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Gomorra

di AIDES
8 stelle

Gomorra può essere considerato una polifonia muta, una precisa composizione di quadri in cui lo sguardo e le parole finiscono col negarsi, con il perdersi nel grigiore di un presente esangue.
Il rigore assoluto è al servizio di un occhio che indaga sulla superficie del terreno mafioso, per farsi al contempo specchio dello squallore antropologico di una realtà distorta nella religione del denaro e della "guerra" come forme di potere e di sopravvivenza. Lo stile documentarista a tratti iperrealista, la macchina a spalla, i campi stretti, le sfocature rendono la dimensione della precarietà e dell'asfissia quotidiana nell'antinferno suburbano e subumano, creano oggettive "soggettivizzate" della difficoltà reale di comprendere e gestire momenti, fatti, situazioni. L'immagine sembra farsi a tratti allegorica pur nella sua neutralità espressiva, nella sua fedeltà alla realtà. Il montaggio è l'anima fredda di un film che riproduce la catena implacabile dell'abuso e dell'impotenza. 
In ombra, lontane, restano le collusioni eccellenti della politica o la fenomenologia dettagliata dell'apparato mafioso (come nell'attualità anche qui il mistero giganteggia), in controluce s'intrecciano invece fili di assurdità quotidiana, traffici illegali, deviazioni di destini, ciò è lo scenario nudo e scoperto dello sfascio, ma relegato ai margini delle coscienze dall'indifferenza e dalla paura. La "normalità" nasconde la mostruosità". La "legalità" è già cancrena della Società.
Lo spettatore è costretto ad essere attivo, a ricollegare storie, ad interpretare silenzi e margini oscuri delle vicende di fronte ad un'opera che evita ogni facilità retorica e didascalica.
Sono assenti fughe estetiche, non si indugia sulla trasfigurazione o l'interpretazione intellettuale: si mostra con urgenza la verità, la vergogna, il sangue, i continui abusi e atti di violenza, i tempi vuoti, gli spazi uggiosi, brutti. Senza alcun riscatto dell'arte nel momento i cui tratta la sua materia. La miseria di questa realtà a noi più prossima e incombente, la degenerazione del consueto e dell'ordinario nutrono la sincera magrezza stilistica di quest'opera, la quale è da considerare un'indagine "altra" rispetto al libro di Roberto Saviano.

La parte di Paese che ha vergogna di questo film, affronti nella propria coscienza l'atteggiamento miope e vile di voler rimuovere quanto ritiene "scomodo" .
La barbarie del resto, ha il volto imbecille dell'attualità, di un presente addormentato, sballato, camuffato, infantilizzato, antropologicamente mafioso, democristiano, aziendale, massone, reazionario, ottenebrato, alienato, razionalmente e brutalmente sterile, prostituito, schiavizzato.

Gomorra è l'Italia.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati