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King Kong

Regia di John Guillermin vedi scheda film

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LoLori

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La recensione su King Kong

di LoLori
8 stelle

Ma su, dai! Questo  è un capolavoro del genere - inarrivabile anche oggi!!!
Ci hanno provato... eccome! E quello di Jakson... uno che parte da "Sospesi nel tempo", ( M.J.Fox non fu mai così sprecato!)... non so come... arriva al magniloquente "signore degli anelli"... raggiunge fama e fa la grana... e la butta in un remake anacronistico... che "scivola" - per esser eleganti e garbati - in un "Jurassic park" che con la storia di partenza c'entra poco. E comunque, l'errore più grossolano di Jackson, fu il gramo, quanto vano, tentativo di rifar proprio il vs preferito, quello del '33!
4 stelle! Perche stasera, dopo tanto, l'ho rivisto tutto, per intero...
Avevo dimenticato di quanto fosse ben congeniata e intrigante tutta la prima parte fino al rapimento e conseguente matrimonio... e
ri-conseguente rapimento - la "fujita" dicono in sicilia! - del bestione con la sua bella bionda preda sacrificale :D

Ottime le interpretazioni, a partir un Grodin di nerbo ( e mai stato giovane? O mai invecchiato?!) e tutti i caratteristi a lui dipendenti, capaci di mandar a segno alcune battute di spiccata ilarità tipicamente USA (memorabile quella sul "petrolio da maturare)... fino a un quasi irriconoscibile, barbuto com'è, peggio che il suo grande alterego "Lebowsky", Jeff Bridges... al cui personaggio sono affidati importanti nozioni antropologiche, non di poco conto ai fini di una visione fluida del film...

Ma la vera rivelazione è una giovane Jessica Lange, ancor da maturare, certo... (e lo farà, lo farà... io la conobbi e cominciai ad apprezzarla in, pensate un po', "Francess", film poco noto e praticamente mai riproposto in tv, avrei dovuto comprar quella vhs anni fa quando mi capitò, non so come, per le mani)... ma questa intepretazione, dopo averla rivelata alla grande Holliwood, la regalerà alla storia del cinema, relegandola, insieme a questo "filmone" tutto, nei "veri" attori - e conseguente film - cult... che restò per anni annoverato tra i più grandi incassi della storia, insieme ai celeberrimi di sempre: Guerre stellari, Lo squalo, Superman, e via via elencando.
Un un ruolo indimenticabile per la bellissima che sboccerà innamorandosi di un travestito per necessità... ed "esploderà" aprendo la porta a un certo "postin o" (e certo che a suonare non sarà certo un impacciato Massimo Troisi :D), quasi perfetta, a parte alcune esagerazioni manieristiche, stilistiche non proprio accademiche, ma perfettamente in sintonia con l'inverosimile bestione, sfoderando un innata sensualità genuina e davvero emozionante, eccitante... quando si lascia andare alle coccole dell'ingrifato bestione sedotto e abbandonato!

Va da se che, davanti a tanto splendido fascino... non serve la cultura o esser fan di Disney... per i rimandi a "La bella e la bestia", che qui davvero raggiungono una credibile alchimia... sì grazie alla dolcezza di una sensualissima e tenera Lange... ma pure alla maestria di quella gloria nazionale che fu [finito pensionato dalla computer-grafica] e che risponde al nome di Carlo Rambaldi: capace di render un aria se non un anima, davvero umana allo scimmione, anzi, nel caso, al maestoso gorilla... in molte inquadrature, la maschera che mi (e spero "ci") commuove nei primi piani... davvero restituiscono uno sguardo veramente "rapito" prima, sedotto poi, di conseguenza innamorato... ed infine... "ammaestrato", quanto rassegnato, al sacrificio d'amore!

E queste scene, che qualcuno definisce "pseudo erotiche", sono più che necessarie! E non solo quelle, ma pure, e soprattutto, quelle che rivelano il trasporto ormai affettivo da parte della "bella" nei riguardi della "bestia" - che non è pietà, ma vera tenerezza, patimento, eh...senso di colpa - sono necessarie... sono queste a far la differenza col film originale del '33 che se, certo, precorse davvero i tempi... ma ormai datato e incompiuto in confronto a questo - quello B/N puntava tutto sulla spettacolarità degli effetti speciali impensabili per quel'epoca... ma questo almeno accenna, o perlomeno già stereotipa, sceneggia richiami a certi valori e quanto ci costa rinunciarvi o, peggio... perseguirne, fino all'idolatria altri che qui, si rivelano "mefistofelici" conducendo al disastro - non solo fallimentare.

Più commovente, rispetto a quella dello scontro finale, risulta al pathos mio, la scena della visita imbonitoria (ma dettata dall'affetto ormai sincero della "bella" nei confronti della "pora bestia") in quanto più "vera".

Invece... dimentico sempre quella di chiusura, la "Bella" inghiottita, fagocitata... dallo star sistem... quasi, non certo un premio, bensì una condanna - e non solo etica e morale!
Magari... se c'è una cosa che mi deluse, da bambino... dopo il fascino imponente, incombente, che subivo al cospetto della mitica locandina... fu il trovarmi, nella scena finale, gli elicotteri invece dei jet F 5... (che invece, "altra delusione, ritrovai anni dopo in "topgun" ad interpretare i famigerati, quanto inesistenti, MIG 28 ;D )... e il tetto delle "Twin Towers" - che avremmo tutti preferito ricordare e trattenere in tanta filmica fama - al posto dell'allora a me celebre "Empire State" (soprattutto per la "spidermania" di cui ero affetto :D)
Oggi, stasera... al massimo, mi chiedo come abbiano fatto a trasportarlo sulla petroliera ;)
Battuta memorabile resta quella della Lange: -"ricordi quel blackout che ci fu nel '63?! e tutte le nascite che si verificarono esattamente nove mesi dopo?!! beh! brindiamo a tutti i bambini che nasceranno grazie a Kingkong!" - 
proprio bella questa! :D

Ah! un altro vero pregio di questo film?! :D)

Nessuno s'azzardò mai a farne un seguito... :D AH! AH! AH!

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