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WALL-E

Regia di Andrew Stanton vedi scheda film

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La recensione su WALL-E

di Inside man
10 stelle

Nell’ultimo decennio l’avvento della Pixar ha rappresentato una svolta epocale per il cinema d'animazione occidentale, portando la stessa a dominare il genere con una serie di capolavori come non accadeva dagli anni "40 disneyani (un glorioso e quanto mai lontano passato per la Disney, la quale per non soccombere, si è ridotta ad abdicare lo scettro acquisendo finanziariamente la geniale creatività Pixar). Agli strabilianti risultati di Monster & Co, Gli incredibili, Cars e Ratatouille, fa da suggello ora WALL-E. Riesce nuovamente a stupire l'originalità dell'ambientazione, l'efficacia scenografica, la resa dell'animazione digitale e dei magnifici effetti sonori, e rimane solidamente vincente la scelta del soggetto "ecologically correct" (in ossequio al target dei destinatari). Ma se la sapiente messa in scena (ottime fotografia e musica) e l'abile tecnica registica appaiono consolidati, in quest'ultima tappa del cartoon movie ci sono almeno un paio di elementi aggiuntivi determinanti e strettamente correlati: la limpidezza del tocco poetico, capace di elevare il momento a sensazione autentica, genuina (con moltiplicazione dei messaggi sottesi), ed un sorprendente registro autoriale, caratterizzato dall'azzardata e coraggiosa scelta di una parte iniziale senza dialoghi (di vivida ispirazione chapliniana, ed azzarderei tarkovskjiana nel raffigurare la desolazione terrestre post-esodo). Fino al memorabile balletto spaziale è un capo d'opera in grado di avvalorare le tesi di quanti lo considerano il miglior film in assoluto del 2008 (fra cui il critico CNN, Tom Charity), poi nell'ultima parte si vira innegabilmente sul convenzionale, mantenendo comunque una qualità formale rilevante. L'happy end, da sempre un dogma apparentemente irrisolvibile in questo tipo di film, ha un esito più convincente (come del resto in Cars) rispetto a quelli Disney-original (melensi) e Dreamworks (fragorosamente trendy). Wall-E potrebbe costituire un’importante conquista artistica per il genere. 4 stelle e mezzo arrotondate :-)

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