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L'altra donna del Re

Regia di Justin Chadwick vedi scheda film

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La recensione su L'altra donna del Re

di trebby
6 stelle

Per giudicare questo film bisogna per forza porlo su due piani: quello cinematografico dove meriterebbe un 9 e quello storico dove meriterebbe un 3, ovviamente la media matematica è 6 una sufficienza striminzita. L'idea cinematografica di fare delle vicende di re Enrico VIII Tudor e delle sue mogli una soap opera in stile anni 80, vedi Dallas, Dinasty, Beautiful eccetera, è perfettamente riuscita. L'idea di ricostruire la vicenda di un sovrano rinascimentale che antepone la ragion di stato all'etica e alla morale invece no. I presupposti per una buona soap opera patinata carica di edonismo e intralazzi ci sono tutti: un giovane rampante in carriera ricco, bello, pieno di fascino e sopratutto in procinto di divorziare, due sorelle arriviste disposte ad ogni mezzo pur di accalappiarsi l'ambita preda, una ex moglie inacidita e sfiorita ma comunque ancora carica di veleno, i genitori delle sorelle disposti a vendre l'anima al diavolo pur di favorire le figlie divenute due arrampicatrici sociali. Poi le donne del re che come le mogli di Ridge di beautiful fanno di tutto per dare un figlio al marito per legarlo ulteriormente a loro. Probabilmente il film sarà stato anche ''inquinato'' dal tentativo di avvicinare la vicenda di Enrico VIII e delle sue mogli a quella del principe Carlo che ha diviso la sua agiata esistenza tra lady Diana Spencer e Camilla Parker Bowles. Assurda la rilettura di Enrico VIII che in questo film è dipinto come un uomo debole, volubile, influenzabile, scarsamente intelligente e alla fine pure buono e simpatico. Nella realtà il re era un uomo profondamente intelligente, gaudente, genuinamente ruvido quasi rozzo, determinato, sicuro, un uomo tuttavia senza scrupoli che mise in pratica il motto macchiavellico ''il fine giustifica i mezzi''. I film degli anni trenta descrivono alla perfezzione un sovrano robusto, vigoroso, virile, dedito alla caccia e alle abbuffate; che in un solo colpo risolse due problemi: avere un erede,ed emanciparsi dallo strapotere della chiesa romana.  Un sovrano spietato e crudele e non il giovane di belle speranze del film. Patrick Swazye nel film ''ghost'' canta una canzoncina che riassume in poche parole i tratti di questo re: '' sono Enrico VIII il re dei re, 99 bottiglie di birra.....''.  Ia figura di Anna Bolena inoltre viene dipinta in maniera totalmente errata: una scaltra arrampicatrice sociale disposta a tutto pur di raggiungere il risultato, quando in realtà era una ragazza buona ed ingenua finita tra le mani di un orco. L'accusa d'incesto inoltre fu inventata a tavolino pur di avere una valida motivazione per sbarazzarsi di lei. Nel film Anna Bolena inoltre mostra velleità da femminista ante litteram un pò improbabili per una personalità debole e fragile come lei. Come se non bastasse poco dopo l'uscita del film è stata realizzata una telenovela sui Tudors. La figura della sorella di Anna Bolena inoltre viene esagerata di non poco.

Sulla trama

Enrico VIII re d'Inghilterra non riesce ad avere un erede dalla moglie Caterina d'Aragona, il sovrano divorzia contro il parere della chiesa per sposare la dama di corte Anna Bolena. Il gesto clamoroso del re determina la rottura con lachiesa di Roma e la nascita della chiesa anglicana. Intanto Anna Bolena da alla luce una bimba di nome Elisabetta e non riuscendo ad avere un figlio maschio viene decapitata con accuse inventate. 25 anni dopo la piccola Elisabetta diventerà una grande regina.

Cosa cambierei

Più attinenza alla storia.

Su Justin Chadwick

Ottima regia senza tuttavia alcuna attinenza alla realtà dei fatti. Non capisco perchè il Holliwood che di solito fa uso talvolta insensato di attori britannici stavolta che deve realizzare un film ambientato in Inghilterra utilizza due attrici americane ed un attore australiano.

Su Natalie Portman

L'angelica attrice sarebbe perfetta per interpretare la vera Anna Bolena, non unav rilettura postuma infarcita di fantasie. Tuttavia non è colpa sua.

Su Scarlett Johansson

La giovane attrice americana non recita molto bene, usa il solito stile da furbetta tipico di ogni suo film, come un attore di teatro che porta sempre la stessa maschera.

Su Eric Bana

Giovane divo belloccio da fotoromanzo patinato, un ragazzo che all'apparenza può sembrare un normale divo da copertina ma che nasconde buone qualità. Fornisce una rilettura del celebre sovrano inglese che lo fa assomigliare al Ridge di Beautiful; ottima idea dal punto di vista cinematografico un pò meno da quello storico. Non male comunque il giovane attore dimostra di saper recitare.

Su Kristin Scott Thomas

Ottima nella parte dell'aristocratica snob britannica.

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