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Karate Kid II - La storia continua...

Regia di John G. Avildsen vedi scheda film

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Ronaldo del '98 4ever

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La recensione su Karate Kid II - La storia continua...

di Ronaldo del '98 4ever
6 stelle

Sarò sincero: può anche non essere appassionante come il primo "Karate Kid", ma non mi è poi così dispiaciuto. Ho soprattutto trovato carina l'idea di ambientarlo nella terra natale di Miyagi, il Giappone. E, più in generale, ci sono delle buone idee (anche se non originalissime): vedi l'antica rivalità con Sato, o il ritrovamento di un vecchio amore di Miyagi. Ciò che mi è sembrato inverosimile è stata invece la facilità con cui la madre di Daniel acconsente a che il figlio parta all'improvviso per il Giappone e vi rimanga per tre mesi... Ma una cosa di sicuro non posso dimenticarla: una scena del combattimento tra Daniel e Chozen in cui quest'ultimo dà a Kumiko, la ragazza giapponese innamorata di Daniel e intervenuta per aiutarlo, un cazzotto in faccia con una tale violenza che mi ha sconcertato! Sarà poco signorile, ma mi sono messo a ridere a crepapelle nel vedere la furia e la violenza con cui quell'imbecille picchia una donna: sembrava che dovesse affrontare chissà quale temibile avversario... Mamma mia, che risate mi son fatto: l'avrò rivista dieci volte, quella scena... Comunque questo film, seppur complessivamente inferiore al primo, poteva benissimo essere molto peggiore di com'è. Quindi io mi accontento così, cercando di apprezzarlo (anche se sono troppo ben influenzato dal grande Noriyuki "Pat" Morita, per cui mi è difficile dire male di un film in cui c'è anche lui)...

Sulla trama

Non male, con uno spostamento significativo di sceneggiatura, dagli U.S.A. al Giappone e con una discreta concatenazione degli eventi, in particolare di quelli appartenenti al passato e riallacciati al presente. Può andare...

Sulla colonna sonora

Non è degna di particolari menzioni, ma in fin dei conti sembra abbastanza adatta...

Cosa cambierei

Aggiungerei un po' più di sprint, un po' più di azione, movimento, coinvolgimento: troppo spesso, infatti, il ritmo cala, cosa che non accadeva nel primo "Karate Kid"...

Su Danny Kamekona

Non lo conosco e non mi sembra per nulla notevole, ma nel ruolo di Sato pare abbastanza efficace, capace di trasmettere i sentimenti di collera di questo antico rivale di Miyagi. Ma anche capace di grande lealtà, una volta che proprio il suo peggior nemico gli salva la vita. Funzionale...

Su Noriyuki Pat Morita

Sempre perfetto nei panni del sensei Kensuke Miyagi: del resto, con questa conferma nel secondo "Karate Kid", solo lui potrà continuare ad essere il vero e unico maestro Miyagi (come vedremo per tutti i "Karate Kid", che arriveranno fino al quarto episodio, in cui ci sarà quella passerina della Hilary Swank a vent'anni). Ed è un personaggio che mi è sempre piaciuto, soprattutto per il suo grandioso equilibrio interiore e per la sua capacità di tirare sempre fuori, e specialmente al momento giusto, delle eccezionali qualità di combattente. Lo rivedo sempre volentieri; peccato non abbia fatto parecchi film: mi sembra un attore molto capace...

Su Ralph Macchio

Il ruolo di Daniel LaRusso gli calza alla perfezione, come poi si può constatare vedendolo confermato anche per il successivo "Karate Kid 3", ma continuo a pensare che Macchio non sia poi così irresistibile come attore. Non so spiegarmi bene, ma non mi convince sempre: a volte sembra imbambolato e completamente assente. Non ci sono sicuramente dubbi (almeno per quel che mi riguarda): se l'è cavata un po' meglio in "Karate Kid - Per vincere domani" (1984)...

Su John G. Avildsen

Niente di originale rispetto al primo film, se non l'idea di "tornare alle origini" andando in Giappone. Nulla di particolarmente significativo anche per quanto riguarda le inquadrature; non male invece la fotografia. I dialoghi si mantengono invece sullo stesso identico livello del precedente film, costellati dalle innumerevoli perle di saggezza di Miyagi e dalle provocazioni di qualche arrogante, una figura sempre presente nei vari "Karate Kid"... Insomma, nulla di eccellente, ma tutto nella norma...

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