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Johnny Stecchino

Regia di Roberto Benigni vedi scheda film

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La recensione su Johnny Stecchino

di trebby
10 stelle

Come ho già avuto modo di spiegare ogni film di Benigni dietro ogni esilarante e spassosa gag comica nasconde un messaggio utile per riflettere. Questa divertentissima commedia degli equivoci narra la vicenda di Dante ingenuo autista di pulmann per disabili sosia di un feroce boss di cosa nostra che ha deciso di pentirsi Johnny Stecchino appunto. Johnny Stecchino è un boss di cosa nostra che si è diviso per anni tra New York e Palermo tessendo i fili tra Palermo e cosa nostra d'oltreoceano; durante una ''capatina'' nel capoluogo siciliano Johnny Stecchino uccide la moglie di Cozzamara un'altro boss mafioso, scatenando così una sanguinosa guerra di mafia. Per sfuggire alla vendetta di Cozzamara decide così di pentirsi, barricarsi i casa e trovarsi un sosia da far uccidere dai picciotti di Cozzamara. La moglie di Johhny Stecchino così trova questo stralunato sosia con il vizio di rubare banane ai fruttivendoli e truffare le assicurazione. Il povero Dante così verra sedotto dalla moglie del boss, condotto a Palermo ed affidato alle cure dell'avvocato del boss che si spaccia per lo zio. Il sedicente zio accoglie a Palermo l'ingenuo Dante narrandogli tutti imali della città: il traffico, la siccità, il caldo eccetera, ovviane omettendo la mafia. Una volta giunto a Palermo il povero Dante rischia per prima cosa di essere freddato dai sicari di Cozzamara, poi una sera a teatro viene insultato da tutta la platea. Ovviamente Dante non capisce nulla anzi crede che tutta questa animosità sia dovuta al fatto che neppure a Palermo è riuscito a fare a meno del suo vizio di rubare le banane agli ortolani. Ovviamente questo banale equivoco da il via ad una sfilza di esilaranti gag. Tuttavia il film pone sul tavolo, sia pure in chiave comica pone sul tavolo gravi problematiche del nostro paese: la mafia che negli anni ha perso ogni senso dell'onore (ammesso che ne abbia mai avuto uno) e ha iniziato a massacrare le donne, il sistema dei pentiti utile spesso ai criminali per tirarsi fuori da situazioni difficile, la disonestà di certi italiani i quali ritengono che i disonesti siano furbi e truffano le assicurazioni, la corruzione ed il malcostume della politica spesso cullusa con la mafia per esigenze di comodo, la corruzione e l'ipocrisia tra le istituzioni come le forze dell'ordine spesso impegnate a coprire i politici collusi con la mafia, emblematica la scena in cui Dante restituisce una banana rubata ai carabinieri e questi se la mangiano ovviamente non senza dire ''la restituiremo al legittimo proprietario'', la cocaina che gira tra i politici italiani, l'ipocrisia e la falsità della gente, emblematica la scena del teatro dove la gente insulta Dante scambiato per Johhny Stecchino non in quanto mafioso, ma bensì in quanto collaboratore di giustizia che ha mandato in galera i loro congiunti disonorandone le rispettive famiglie. In questo film si vede come per certa gente l'unica vergogna è quella di avere un famigliare in galera, attirando così le chiacchiere di paese sulla propria famiglia, non certo di avere un famigliare mafioso. Alla fine si scoprirà che il sosia altro non era che uno stratagemma architettato dalla moglie del boss, per farlo uscire allo scoperto, in modo farlo uccidere dai sicari di Cozzamara. Una moglie evidentemente stanca dei sopprusi di un marito crudele e spietato. Dante invece tornerà tranquillamente a fare l'autista per disabili. Innutile soffermarsi sulle gag incentrate sull'equivoco, sonno tutte bellissime. Una in particolare è quella della cocaina scambiata per medicina contro il diabete. Bel film.   

Sulla trama

Dante è un tranquillo autista di pulmini per disabili, che passa le sue giornate a gicare con un ragazzino affetto dalla sindrome di Down, al quale ha insegnato una maniera per rubare le banane ai fruttivendoli; Dante inoltre cerca di truffare le assicurazioni dopo aver avuto un banale incidente stradale con il pulmino. Dante però è anche il sosia di un feroce boss di cosa nostra......

Su Roberto Benigni

Gag esilaranti per riflettere sui mali del paese

Su Roberto Benigni

Bravissimo, in questo film riesce a far riflettere ridendo.

Su Nicoletta Braschi

ok

Su Paolo Bonacelli

ok

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