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Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo

Regia di Steven Spielberg vedi scheda film

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Marco Poggi

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La recensione su Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo

di Marco Poggi
6 stelle

Indiana Jones, dopo 19 anni d'assenza nei cinema, è tornato. C'è sempre il solito sornione Harrison Ford, con qualche ruga in più e molti capelli bianchi. La vicenda si sposta dal 1936/1938 dei primi tre episodi al 1957, dall'Arca Perduta a..."INCOMTRI RAVVICINATI DEL TERZO TIPO", con pizzichi di Tarzan, "007 LICENZA DI UCCIDERE" e "IL RIBELLE". Divertente, ma manca qualcosa, forse quel qualcosa di fantasioso ed orrorifico che fece del capostipite un cult. Divertente Shia le Beouf come figli di Indy, un pò meno il ritorno di Karen Alòlen, che stavolta non stappa nemmeno lo champagne con un russo comunista. Troppo incasinato il personaggio di Ray Winstone (è un amico, un doppiogiochista, poi di nuovo un amico e un doppiogiochista ecc), mentre Cate Blanchett forse si meritava qualche sequenza oscura in più. Il suo colonnello Irina Splako è più una caricatura di comunista che un vero e proprio pezzo grosso del KGB. John Hurt è impagabile come decifratore di trascrizioni aliene, Ridley Scott'S "ALIEN" docet. Sufficiente, perché manca qualcosa.

Sulla trama

1957. Indiana Jones e giovane ribelle alla ricerca di un teschio di cristallo, inseguiti da agenti del KGB e archelogi rivali.

Sulla colonna sonora

La solita.

Cosa cambierei

Una sceneggiatura un pò più robusta.

Su Igor Jijikine

Un ottimo picchiatore, le sue scene con Ford sono decisamente ben fatte.

Su John Hurt

Interessante, ma personaggio troppo "alla ALIEN", maledizione che sio porterà appresso fino alla morte.

Su Karen Allen

Non è più la trinca-coi-nazista del primo film.

Su Jim Broadbent

Sostituto del defunto Denholm Elliot.

Su Harrison Ford

Indy, anche dopo 19 anni, è sempre Indy.

Su Cate Blanchett

Pericolosa, ma fa più ridere che paura.

Su Ray Winstone

Personaggio troppo confuso il suo.

Su Shia LaBeouf

Divertente come ribella alla Brando.

Su Steven Spielberg

Discreta.

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