Regia di Oliver Stone vedi scheda film
Eccellente biopic da parte di un autore, Oliver Stone, come sempre in primissima linea quando si tratta di ricostruire la storia americana contemporanea da prospettive distinte rispetto a quella ufficiale. Oltre 3 ore di pellicola che passano in un baleno.
Oliver Stone, i biopic, i complotti e la storia americana contemporanea. A “JFK” Non manca proprio nessuno di quelli che sono, in ultima analisi, gli ingredienti fondamentali del cinema del celebremente polemico regista newyorkese. Un autore, Stone, che nel corso di oltre trent'anni di carriera ha alternato grandiose prove quali “Platoon” o “Wall Street” a altre che di riuscito avevano ban poco, leggasi “The Doors” o “Alexander”. “JFK” rientra sicuramente nel primo gruppo, con oltre tre ore di pellicola che passano in un baleno grazie ad un mix di realtà e fiction dosato alla perfezione e nel quale la cura per spettacolo e ritmo non è seconda a quella per accuratezza della ricostruzione storica. Superfluo forse precisare che il film venne ricevuto malissimo dagli ambienti politici USA, ma ancor più superfluo è aggiungere che tali critiche erano incentrate sulla tesi (complottistica) sostenuta da Stone, non certo sul livello artistico dell'opera. In ambienti meno 'ufficiali' il film ricevette invece più lodi che critiche, tanto da portare a casa ben otto nominations agli Oscar, inclusa quella più agognata al miglior film, premio quest'ultimo che -tanto per la cronaca- andò però a finire a “Il silenzio degli innocenti” di Demme. Al botteghino le cose andarono addirittura meglio, con 200 milioni di dollari incassati a fronte dei 40 spesi per la sua realizzazione.
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