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Stardust

Regia di Matthew Vaughn vedi scheda film

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La recensione su Stardust

di mc 5
8 stelle

C'è un re, ci sono delle streghe, un vascello volante, un unicorno, dei pirati, elisir di giovinezza, incantesimi, maledizioni, stelle cadenti: insomma una fiaba in piena regola. Anzi una super fiaba, trattandosi di un blockbuster (di produzione anglo-americana) realizzato (si direbbe) con abbondanza di mezzi. Se la Universal lo avesse fatto uscire a Natale sarebbe stato l'ideale, essendo una di quelle pellicole destinate a tutta la famiglia. Detto ciò non si pensi ad un film convenzionale, ordinario, noioso: l'accorta regìa e la scelta di validi attori rendono il film assai brillante e gradevole. Non c'è nulla di male ad apprezzare una bella favola, se è realizzata con buon gusto come questa, senza eccedere in leziosità e buonismo, fermo restando che, nel campo delle fiabe, è ormai quasi impossibile inventarsi qualcosa di completamente nuovo. So di essere in minoranza, ma non sono affatto un estimatore del genere "fantasy" e quindi ero titubante approssimandomi alla visione di questa pellicola che, ovunque, viene associata al suddetto genere: per fortuna invece qua di "fantasy" (inteso in senso "Talkeniano" per intenderci) non c'è proprio niente, trattandosi di pura fiaba. Un giovane è deciso a conquistare il cuore di una ragazza, che però se la tira da morire, essendo la "bella del villaggio" e dunque supercorteggiata. E per raggiungere lo scopo, deve portarle in dono una stella cadente. Quest'ultima assume le sembianze umane di un'altra bella fanciulla bionda, che però è ricercatissima (sia dai figli del re, sia da una stregaccia malefica) in quanto leggenda vuole che chi estrarrà il cuore dal suo petto ne avrà garantita l'eterna giovinezza. Questa in sintesi la vicenda, arricchita da bellissime scenografie, da buoni effetti speciali e da musiche idonee. Corre voce che la regìa dovesse, in origine, essere affidata nientemeno che a Terry Gilliam, che però (forse scoraggiato dal flop dei suoi "Fratelli Grimm") avrebbe rinunciato, lasciando spazio all'assai meno noto Matthew Vaughn. Il nome mi diceva qualcosa...e infatti (dopo rapida ricerca) ho appurato trattarsi dello stesso regista che, un paio d'anni fa, diresse un piccolo film del genere "thriller-brillante" che da noi passò completamente inosservato ma che riscosse tutto il mio incondizionato entusiasmo (e che ora mi riprometto di cercare in DVD): "The pusher", con un ottimo Daniel Craig come protagonista. Lo stesso Vaughn poi, pare sia già noto agli amanti del gossip (e dunque NON a me) per essere il marito di Claudia Schiffer nonchè testimone di nozze per Madonna e Guy Ritchie (ma di tutto ciò direi che ci importa poco). Attendiamoci dunque grandi cose da un regista che ha dimostrato già le proprie capacità sia con piccole produzioni sia alle prese con blockbuster come questo. Va detto che il film è la trasposizione di un romanzo di Neil Gaiman, scrittore che non conoscevo, ma che mi dicono metta molto impegno nel rinnovare la fiaba come genere letterario. Vedendo il film, infatti, ci si accorge di dettagli che lo differenziano dal classico blockbuster disneyano-buonista: per esempio un'efficace vena umoristica di stampo british o i numerosi ammazzamenti (anche moderatamente brutali) che si susseguono...e tutto ciò rende il film appetibile anche ad un pubblico adulto e smaliziato. E veniamo all'ottimo cast. Il giovane protagonista Charlie Cox, la graziosa Sienna Miller, la (bravissima) "stella cadente" Claire Danes: tutti in parte. Citazione dovuta per i due illustri cammei di Rupert Everett e soprattutto del glorioso Peter O'Toole. E, dulcis in fundo, le due star: la Pfeiffer e De Niro. Michelle Pfeiffer qui è assolutamente perfetta. Interessante notare le ultime tappe del suo percorso artistico: un pò anche nel recente "Hairspray" ma soprattutto nel film di cui stiamo parlando, si ha come l'impressione che la Pfeiffer voglia mettere in gioco sè stessa con auto-ironìa, nel senso che, consapevole di essere una delle attrici (e donne) piu' belle del mondo che sta invecchiando, sta cercando (forse) di esorcizzare tutto ciò scegliendo ruoli di donna malefica che invecchia male o non vuole invecchiare. Resta, comunque, bellissima (lifting o non lifting). Un De Niro da standing ovation. Ecco un altro superdivo che si mette in gioco, in uno dei ruoli piu' esilaranti che si siano visti negli ultimi 10 anni di Cinema...Pensate ad un feroce bucaniere a capo di una ciurmaglia di violenti e al timone di un veliero che solca piu' le nuvole che le onde: già così saremmo al top, ma spingetevi oltre immaginando che questa specie di Capitan Uncino nasconda un segreto inconfessabile, un segreto che quando si manifesta, il pubblico oltre che ridere, applaude in sala!!
Rettifico quanto detto all'inizio: troppo semplicistico classificarlo come "blockbuster per famiglie"; direi piuttosto un film per chiunque abbia conservato un animo romantico.

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